Tcs avrà frequenze ‘non interferite’

Studio Amiconi al fianco di Tele Costa Smeralda ottiene dal Ministero dello Sviluppo Economico l’assegnazione di frequenze Tv non interferite in Sardegna.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha provveduto all’assegnazione dei diritti d’uso a TCS per la Regione Sardegna sulle frequenze CH 23 e CH 35 UHF, necessari per consentire all’operatore di rete di diffondere i contenuti con una penetrazione capillare.

Tele Costa Smeralda S.p.A. (TCS), affiancata dallo Studio Legale Amiconi, dopo aver vinto il giudizio promosso dinanzi il Tar Lazio, Sede di Roma, ha ottenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico l’assegnazione dei diritti d’uso per la Regione Sardegna appunto sulle frequenze CH 23 e CH 35 UHF, risorse di primaria qualità, prive di interferenze che consentiranno all’operatore di rete di diffondere i contenuti con una penetrazione capillare.

Lo Studio Legale Amiconi ha assistito Tele Costa Smeralda nel procedimento con un team formato dagli Avvocati Marzia Amiconi (nella foto) e Mauro Amiconi.

Il Tar Lazio, con la sentenza 10959/15 dello scorso settembre, aveva accolto i motivi aggiunti proposti da Tele Costa Smeralda S.p.A. avverso l’assegnazione del diritto d’uso definitivo delle frequenze televisive digitali in ambito locale nella Regione Sardegna.

Il Tar Lazio, alla luce delle fondate censure di carenza di istruttoria e di motivazione inserite nei motivi, aveva ordinato al Ministero di adottare un nuovo provvedimento volto ad attribuire a Tele Costa Smeralda frequenze non interferite né interferenti, idonee a garantirle il mantenimento del bacino di utenza servito in tecnica analogica in conformità ai titoli abilitatori rilasciati.

La società TCS Tele Costa Smeralda S.p.A., operatore di rete televisivo con servizio in tutta la regione Sardegna, era stata esclusa nella fase di riassegnazione delle frequenze televisive nelle regioni già transitate al digitale nel 2010, a causa del successivo sgombero dei canali 60/69 UHF predisposto dall’AGCOM e dal Ministero per destinare tali canali a Internet in mobilità.

Nel gennaio 2013 lo Studio Legale Amiconi aveva ottenuto dal Tar Lazio una sospensiva del provvedimento, permettendo alla società di permanere sui precedenti canali (55 e 23) che illuminavano l’isola assegnati nello switch off, senza dover sintonizzare in pochi giorni gli impianti sui canali 31 e 37 UHF, ritenuti di pessima qualità in quanto interferiti in isocanale dalla Corsica.

Lo Studio legale Amiconi, fondato nel 1922, svolge la propria attività prevalentemente nel settore del diritto civile, commerciale, bancario ed amministrativo e si è gradualmente sviluppato nel corso degli anni maturando una competenza specifica nel settore TMT, con particolare attenzione al diritto radio-televisivo, diritto dei media e dello spettacolo. I membri dello Studio, infatti, si sono specializzati in aree di attività specificamente riguardanti le telecomunicazioni, la proprietà intellettuale e i media.

Lo studio assiste società e operatori nazionali ed internazionali attivi nel settore dell'information technology e della proprietà intellettuale, supportando i clienti nell'assistenza legale come nella definizione della contrattualistica funzionale alla realizzazione di sistemi informativi e di reti di comunicazioni elettroniche, nonché per la tutela e la valorizzazione di beni immateriali.

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