Telecom Italia Media: cambia il vertice di La7

Avvicendamenti nella rete televisiva di Tronchetti Provera, dove Parrello viene dirottato al digitale e a gestire la Tv e i suoi contenuti penserà il duo Grassi – Campo Dall’Orto. Qualcosa cambierà…

Antonio Campo Dall'Orto è il nuovo responsabile della Direzione Programmi e Contenuti di La7 (ma resterà a capo anche di MTv, altra rete del gruppo Telecom Italia Media che già dirigeva). Spetterà dunque a lui l'importante compito di definire i contenuti e dei palinsesti del sempre più "potenziale" che reale "terzo polo televisivo italiano". Giulio Giustiniani rimane direttore del Tg di La7 (anche se la sua posizione, dicono i maligni, sarebbe meno solida di altre, anche per gli ascolti bassi dei Tg in questione) e mantiene la responsabilità della direzione editoriale.

Paolo Ballerani viene a sua volta riconfermato Direttore Operations. Giuseppe Parrello, che finora era responsabile de La7, viene invece sostituito da Fabrizio Grassi (nuovo responsabile dell'area di business television di Telecom Italia Media), anche se manterrà l'incarico di vicepresidente della stessa Telecom Italia Media e soprattutto è stato dirottato su un settore in prospettiva decisamente importante, quello del Progetto Digital Terrestrial Television del gruppo, che peraltro già seguiva. Il potere gestionale nelle Tv di Tronchetti Provera passa dunque a Grassi, un manager quarantenne che è stato direttore generale di "Repubblica" e poi direttore operativo alla Seat, in tandem con Paolo Dal Pino (che dopo la cessione di Seat è comunque rimasto nel gruppo Telecom).

Attorno alle 15 di ieri un ordine di servizio di Telecom Italia Media (la holding di controllo dei media di Telecom, costituita nell'agosto scorso dopo la vendita delle Pagine Gialle; ad essa fanno capo La7, MTv Italia, Virgilio-Matrix, Buffetti e varie altre attività editoriali, fra cui anche il Gruppo Editoriale JCE, editore del nostro "Millecanali") ha annunciato il nuovo organigramma. All'origine del cambio della guardia ci sareebbe soprattutto la voglia di Tronchetti di dare una svolta alla Tv, dove a grandi lodi sul piano della qualità dei programmi messi in onda corrispondevano però audiences ancora piuttosto basse. Non ci saranno solo "Otto e mezzo", Gad Lerner, Riotta, Amato (questi ultimi due con ascolti assai risicati), dunque, nel futuro de La7, ma anche qualche programma di intrattenimento in più, o comunque qualcosa che sia in grado di di fare audiences più rilevanti, attualmente assicurate dal solo Biscardi.

Mancava in effetti a La7, da qualche tempo, un vero direttore dei programmi (il responsabile, Andrea Del Canuto, era in effetti conrollato molto attentamente da Parrello). A Campo Dall'Orto spetta adesso il compito di aiutare Urbano Cairo e la sua concessionaria nel tentativo, si spera non impossibile, di far crescere questa emittente, che si presenta, in effetti, come l'unica alternativa già esistente al duopolio Rai-Mediaset.

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