La società di Telecom per il secondo trimestre consecutivo ha raggiunto sostanzialmente il pareggio (- 0,3 milioni di euro). Di qui il definitivo stop all’ipotesi di vendita dei mux digitali.
I risultati di bilancio in questione sono stati attentamente esaminati dal sito www.newslinet.it:
«Prosegue il trend di riduzione delle perdite a livello di Ebitda di Telecom Italia Media, la società controllata da Telecom Italia attiva nel mercato del digitale terrestre. La società per il secondo trimestre consecutivo ha raggiunto sostanzialmente il pareggio (- 0,3 milioni di euro), grazie anche alle incisive azioni di riduzione dei costi, soprattutto con riferimento ai palinsesti delle reti televisive. Migliora anche il Risultato Netto per effetto dell'azzeramento delle perdite della Pay-per-View, ceduta a dicembre 2008, pur avendo integralmente assorbito gli oneri derivanti dalla cessione del 60% di TM News.
Ottimo risultato di La7 in termini di raccolta pubblicitaria lorda, che cresce del 3,1% in un mercato televisivo in forte crisi, che registra invece una flessione del 13,9%».
Questi i dati diffusi dalla società: “Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media, riunitosi oggi sotto la presidenza di Berardino Libonati, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2009. I primi nove mesi del 2009 si chiudono in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La perdita netta di competenza della Capogruppo (- 55,2 milioni di euro) si è ridotta di 20,0 milioni di euro, rispetto a quella dei primi nove mesi del 2008 (- 75,2 milioni di euro), nonostante l'impatto degli oneri legati alla cessione di TM News per 12,8 milioni di euro. Il forte trend di miglioramento dei risultati ottenuto nei primi nove mesi del 2009, anche se potrà subire un'attenuazione nell'ultimo trimestre, conferma la validità del percorso intrapreso verso il raggiungimento del pareggio dell'EBITDA delineato nel Piano Industriale.
I ricavi consolidati del Gruppo nei primi nove mesi del 2009 sono pari a 159,0 milioni di euro e evidenziano un incremento di 2,4 milioni di euro (+ 1,5%) rispetto allo stesso periodo del 2008. L'EBITDA è pari a - 4,5 milioni di euro, in miglioramento di 21,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2008 (- 26,1 milioni di euro). Tale performance positiva, a fronte di una crescita limitata dei ricavi, è da attribuire alle incisive azioni di riduzione dei costi attuate già a partire dallo scorso anno.
In particolare, oltre alla revisione dei costi delle programmazioni di La7 (13,0 milioni di euro) e MTV (9,1 milioni di euro), hanno avuto un impatto positivo le azioni di recupero di efficienza, che hanno inciso sulla riduzione del costo del lavoro e sul miglioramento della produttività. L'EBIT dei primi 9 mesi del 2009 è pari a - 49,0 milioni di euro, in miglioramento di 23,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2008 (- 72,3 milioni di euro)…
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2009 è pari a 317,4 milioni di euro e si incrementa di 30,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008 (286,8 milioni di euro)… Rispetto al 30 giugno 2009, l'indebitamento è aumentato di soli 9,0 milioni di euro grazie al miglioramento della gestione operativa che attenua l'impatto degli investimenti realizzati nel periodo”.
Quanto a MTV Group, “i ricavi di MTV, che ammontano a 67,8 milioni di euro, si riducono del 18,0%, rispetto ai primi nove mesi del 2008 (82,7 milioni di euro). Su tale andamento ha influito principalmente il calo della raccolta pubblicitaria nazionale del periodo (da 55,0 milioni di euro del 2008 a 41,0 milioni di euro del 2009; - 25,5%), solo in parte compensato dal maggior fatturato del Mobile (+ 2,6 milioni di euro).
Per fronteggiare la forte diminuzione della raccolta pubblicitaria, già a partire dalla fine del primo trimestre, MTV ha avviato un programma di riorganizzazione della società e di taglio dei costi. Tale attività ha comportato un risparmio di costi pari a 11,7 milioni di euro che si è concentrato prevalentemente sulle attività produttive ed ha permesso di attenuare l'impatto della riduzione dei ricavi sull'EBITDA che è pari a 6,8 milioni di euro (- 3,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2008)…”.
E dopo la conferma del ricorso per riottenere il mux digitale che è stato negato nel nuovo 'conteggio' del Ministero, il 'piatto forte', che peraltro conferma ufficialmente una decisione già di fatto nota:
“Il Consiglio di Amministrazione della Società ha analizzato l'offerta pervenuta per la valorizzazione degli Asset Digitali dell'Operatore di Rete (TIMB). L'offerta presenta alcune criticità nella valorizzazione dei singoli MUX ed in particolare la valorizzazione del primo e secondo MUX è risultata inadeguata, mentre la valutazione degli altri due MUX è risultata superiore alle attese; tuttavia l'offerta non presenta garanzie bancarie a fronte del dilazionamento del pagamento del terzo e quarto MUX.
Il Consiglio, tenuto conto delle criticità sopra elencate e preso atto che le recenti evoluzioni normative in materia potrebbero accrescere il valore per TI Media dei suddetti MUX in futuro, ha deciso di sospendere il processo di vendita di TIMB”.