Telecom Italia Media punta sulla Tv

Incorporando La7 Televisioni, forte di 250 milioni di euro da investire, Telecom Italia Media punta ad un futuro concentrato sul settore televisivo e lascia un po’ di speranza per l’avvento del tanto atteso “terzo polo Tv”.

Quando Telecom Italia era entrata nel mondo dei media con La7 e MTv sembrava che si aprisse finalmente la via al terzo polo televisivo. Le speranze però erano state presto deluse.

Dopo il cambio di proprietà di Telecom nell'estate del 2001, La7 ha scelto un'altra via e non ha avuto, finora, la forza (o la volontà) di porsi come reale "terza voce" nel panorama televisivo, facendo scelte editoriali che le hanno fatto conseguire ascolti modesti, anche se hanno comunque garantito una fetta di pubblico fedele.

Ora invece, il riassetto delle attività del gruppo. deciso dai Consigli di Amministrazione di Telecom Italia e Telecom Italia Media, che si sono riuniti lunedì a Milano, fa ben sperare per un possibile 'polo televisivo alternativo'. L'obiettivo è concentrare in capo alla stessa Telecom Italia il presidio del settore Internet del gruppo, permettendo al contempo a TI Media di focalizzare la sua attività nel settore dei media e della Tv in primo luogo e di disporre di adeguate risorse finanziarie per lo sviluppo del business.

L'operazione prevede in particolare l'acquisizione per cassa da parte di Telecom Italia degli asset Virgilio e Tin.it, a un prezzo complessivo di 950 milioni di euro. Una parte dei proventi della vendita saranno utilizzati da TI Media per nuovi investimenti nel settore dei media, per un importo stimato in circa 250 milioni di euro nel triennio 2005-2007. Saranno inoltre riacquistate azioni proprie, fino al 10% del capitale.

Un aspetto importante previsto da questa operazione finanziaria è la fusione per incorporazione di La7 Televisioni - attualmente controllata in via totalitaria da HMC S.p.A. - in TI Media.

Grazie a nuove risorse finanziarie La7 e MTv potranno rafforzare la propria posizione nel settore televisivo, guardando in particolar modo allo sviluppo del digitale terrestre, con la possibilità di ampliare la copertura dei canali, aumentare il numero delle frequenze e sviluppare anche nuovi contenuti.

Inoltre l'Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia Media ha esaminato e approvato il bilancio dell'esercizio 2004, illustrato dall'Amministratore Delegato Enrico Parazzini. A livello consolidato, i ricavi ammontano a 596,6 milioni di euro (+ 14,6% rispetto al 2003). A tale risultato hanno contribuito principalmente l'Area Internet, che ha registrato un incremento dei ricavi pari al 20,6%, e l'Area Televisione, che presenta un aumento dei ricavi pari al 22,4%. Il margine operativo lordo è pari a 24,4 milioni di euro, in miglioramento di 26,9 milioni di euro, in termini omogenei, rispetto all'esercizio 2003 (- 2,5 milioni di euro). Il risultato operativo migliora del 22,1%, attestandosi a - 88,7 milioni di euro rispetto ai - 113,9 milioni di euro del 2003.

Al 31 dicembre 2004, l'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Telecom Italia Media è pari a 169,5 milioni di euro e il patrimonio netto a 327,2 milioni di euro.

Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha confermato nella carica di Presidente della Società Riccardo Perissich e in quella di Amministratore Delegato Enrico Parazzini, attribuendo le deleghe per l'esercizio dell'attività sociale. È stato anche nominato il nuovo Cda, con tredici componenti, di cui otto amministratori indipendenti: Riccardo Perissich, Enrico Parazzini, Carlo Bertazzo, Adriano De Maio, Candido Fois, Giulia Ligresti, Romano Marniga, Gianfranco Negri Clementi, Alessandro Ovi, Sergio Ristuccia, Paolo Roverato, Giovanni Sabbatucci, Mario Zanone Poma.

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