Non se ne parla più di uscire dalla Tv, anzi il gruppo di Bernabè e Stella rilancia con impegno nel digitale. Ma bisogna cautelarsi a livello politico: così alla presidenza di Telecom Italia Media Broadcasting arriva Piero Vigorelli…
Vediamo prima l'articolo di Andrea Secchi su "Italia Oggi":
«Migliorano i conti di Telecom Italia Media, con ricavi per il 2009 in crescita di quasi il 6% a 227,3 milioni di euro e una perdita che si riduce di 21,4 milioni rispetto allo scorso anno (ma pur sempre consistente: - 72,5 milioni). Il miglioramento è merito, oltre che del piano di riduzione dei costi, di un incremento nella raccolta pubblicitaria di La 7 del 12%, un dato in completa controtendenza rispetto al - 10% del mercato, ma anche dei ricavi che derivano dall'attività di operatore di rete (l'ospitalità sui propri multiplex di canali altrui, +12%) ora che il digitale terrestre si sta estendendo in varie regioni.
Il punto dolente per il gruppo guidato dal vicepresidente esecutivo Giovanni Stella, (ora) nominato anche amministratore delegato dopo l'uscita di Mauro Nanni, resta Mtv group, il cui fatturato si riduce del 14,3%. Durante il consiglio di amministrazione è stato deciso un aumento del capitale di 240 milioni di euro, che servirà per ridurre l'indebitamento finanziario, arrivato a 345 milioni contro i 286,8 del 31 dicembre 2008, ma anche per dare maggiore una solidità patrimoniale, necessaria per il piano industriale 2010-2012: nuovi canali sul digitale terrestre e satellitare e l'ottenimento del quarto multiplex per il Dtt.
Le novità di La7 partiranno proprio a fine marzo. Si chiamerà La7D il nuovo canale sul digitale terrestre dedicato a un pubblico femminile. Ma anche Mtv avrà una novità sul Dtt, un canale interamente musicale nelle aree all digital «per contrastare il calo della raccolta pubblicitaria». Sul satellite, invece, TI Media aumenterà i canali a marchio Nickelodeon e Comedy Central. Questo, ma soprattutto le attività di operatore di rete di Timb (Telecom Italia Media Broadcasting) dovrebbe portare a una crescita dei ricavi del 10% all'anno, per arrivare al break even a livello di margine operativo lordo già nel 2010 e a un margine del 15/18% nel 2012.
Da notare che un discreto introito per TI Media arriva dalle attività di competence center per la controllante Telecom Italia (progettazione palinsesti, acquisizione dei contenuti e tutte le attività correlate per le piattaforme video dell'operatore). Il contratto è stato rinnovato, e porterà fino a 20 milioni di ricavi entro il 2012.
Tornando ai conti del 2009, l'Ebitda di gruppo è migliorato di parecchio, arrivando a - 7,3 milioni di euro, rispetto ai 35,6 milioni del 2008 (+ 79,5%). I ricavi della sola Telecom Italia Media spa (a cui fa capo La7) sono ammontati a 113,7 milioni (+ 16,7%), mentre la perdita è diminuita di 15,6 milioni (- 64,8 milioni). Nella nota, il gruppo cita la performance positiva della concessionaria Cairo, che appunto ha portato a casa una raccolta in crescita del 13,2% sullo scorso anno, ma si cita anche la riduzione dei costi operativi di 12,6 milioni di euro.
Mtv group, invece, ha registrato 97,4 milioni di euro di ricavi (- 14,3%) e un risultato netto di 1 milione (erano 2,6 milioni nel 2008). I ricavi dell'operatore di rete, infine, sono ammontati a 49,7 milioni, (+ 11„9%), con una perduta di 8,2 milioni (era di 12,9 milioni)».
Intanto Bernabè e Stella cercando di 'cavarsela' a livello politico. A parte il programma di Barbareschi su La7 (ma non siamo in durissima par condicio, per cui non sono possibili 'ospiti politici' a qualsiasi titolo, tantomeno conduttori?), c'è stata la nomina, in qualche modo annunciata' di Piero Vigorelli, già vicedirettore del Tg5, a presidente di Telecom Italia Media Broadcasting.
Ecco quanto scrive 'Repubblica':
«Nel 1994, quando il centrodestra vinse le politiche, lui festeggiò girando per i corridoi di Saxa Rubra avvolto in una bandiera di Forza Italia. Piero Vigorelli, classe 1944, figlio dello scrittore cattolico Giancarlo Vigorelli, uomo-Mediaset per eccellenza, vicinissimo a Silvio Berlusconi, una lunga e prestigiosa carriera a Cologno Monzese, vicedirettore uscente del Tg5, è stato cooptato alla presidenza di Timb, Telecom Italia Media Broadcasting. Si tratta della società che gestisce gli impianti e le reti analogiche del gruppo. Proprietaria di ripetitori televisivi e delle frequenze in concorrenza con le reti Mediaset, ovvero La7 e Mtv (ma è anche socia al 9% degli svedesi Wallemberg in Dahlia, Tv a pagamento che sfida Mediaset Premium). Un punto-chiave, insomma, dell'universo Telecom Italia. Di certo più strategico della direzione del Tg di La7, dove si diceva fosse destinato e dove invece resta ben saldo Antonello Piroso.
Vigorelli farà il manager e si occuperà della parte televisiva del gruppo, soprattutto di La7. Di fatto, con il giornalista, Telecom - che possiede gran parte delle infrastrutture digitali nel nostro paese - fa un altro passo in direzione del presidente del Consiglio».