A Telespazio Tv, notissima emittente di Catanzaro, è in corso una dura vertenza dopo la decisione della società di licenziare sei giornalisti e due tecnici. I sindacati contestano, i diretti interessati cercano solidarietà ad ogni livello.
Da 'Il Giornale di Calabria':
«"Trent'anni circa di storia della televisione, in Calabria e nell'intero Mezzogiorno, che rischiano di essere cancellati definitivamente: RadioTelespazio spa ha avviato otto licenziamenti. Ne aveva annunciati 18, su un totale di 37 dipendenti complessivamente impiegati".
È quanto affermano, in una nota, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Vera Lamonica, Luigi Sbarra e Roberto Castagna manifestando "piena solidarietà" ai dipendenti dell'emittente e garantendo l'avvio di ogni iniziativa mirata alla salvaguardia dei posti di lavoro. "Sono legittime - proseguono Lamonica, Sbarra e Castagna - le preoccupazioni anche per il destino degli altri dipendenti, considerato che la "riduzione" numerica delle unità lavorative licenziate, non è avvenuta dopo una trattativa con le organizzazioni sindacali o con gli organi preposti. Legittimi, ancora, i dubbi sul futuro stesso della storica emittente televisiva.
Aspetto molto strano della vicenda, la brusca interruzione del rapporto di lavoro riguarda, al momento, l'intera redazione, con 6 giornalisti (è stato mantenuto (solo; Ndr.) un rapporto di collaborazione con un giornalista che non opera però nella redazione centrale di Catanzaro), oltre che due operatori attualmente impegnati in emissione, uno dei quali operatore di ripresa trasferito "tout court" in quel reparto da alcuni mesi".
Per i segretari di Cgil, Cisl e Uil "è logico domandarsi come un'emittente televisiva, che peraltro copre un bacino d'utenza molto vasto, Calabria, parte della Sicilia e di altre regioni del Sud, possa poter pensare di continuare la propria normale programmazione, della quale l'informazione è aspetto essenziale, licenziando tutti i giornalisti e, se gli annunci iniziali venissero confermati, l'intero reparto "Emissione", oltre a diversi tecnici. Aspetto ancora più inquietante, a tutt'oggi, la stessa RadioTelespazio spa, nonostante le ripetute sollecitazioni avanzate dai sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil non ha ancora fornito le motivazioni, corredate dalla necessaria documentazione di supporto, che starebbero alla base della riduzione del personale dipendente".
"Da sottolineare, inoltre - proseguono Lamonica, Sbarra e Castagna - come i licenziamenti avvenuti siano stati effettuati a far data dall'11 maggio 2007, proprio in coincidenza con la prima delle tre giornate di sciopero proclamate dai giornalisti appunto per l'11, 12 e 13 maggio. La comunicazione aziendale degli avvenuti licenziamenti è stata poi, con singolare tempestività, affissa in bacheca ed in altri punti visibili della sede di Telespazio spa - in aperta violazione di ogni norma legata alla tutela della privacy - domenica 13 maggio, proprio a poche ore dalla conclusione delle tre giornate di sciopero cui si faceva in precedenza riferimento".
"A sottolineare una vicenda che ha del paradossale - conclude la nota di Cgil Cisl e Uil - un ultimo assurdo episodio: ai lavoratori di Telespazio spa è stato anche impedito di poter svolgere un'assemblea sindacale regolarmente convocata circa una settimana prima. I rappresentanti della direzione aziendale hanno infatti sostenuto che in qualità di ex dipendenti, le persone licenziate non potevano partecipare all'assemblea. Un fatto davvero preoccupante, tenuto conto che la gran parte dei lavoratori licenziati non aveva nemmeno ricevuto la lettera di notifica del provvedimento"».
Da www.quomedia.info apprrendiamo invece quanto segue:
«I sei giornalisti professionisti e i due tecnici licenziati dall'emittente televisiva Telespazio hanno chiesto un incontro "urgente e improcrastinabile, meglio se allargato alla stessa azienda" all'assessore regionale al Lavoro, Nino De Gaetano, "per concretizzare ogni possibile iniziativa al riguardo".
"Gli otto licenziamenti", è scritto in una lettera indirizzata all'assessore De Gaetano, "preludono a una prossima tranche di altri dieci".
"Le modalità, il merito ed il contesto dei licenziamenti già in essere sono palesemente ingiustificabili, in quanto l'azienda ha dichiarato di non essere in crisi ma in crescita pubblicitaria, lo smantellamento della redazione giornalistica e gli imminenti nuovi tagli sono un pesantissimo abuso da parte di chi ritiene di poter fare e disfare a proprio piacimento disdegnando ruolo delle istituzioni, dignità dei dipendenti e obiettivi della propria ragione sociale", prosegue la lettera.
I dipendenti licenziati si sono detti sicuri che De Gaetano "abbia la precisa considerazione del valore strategico di Telespazio Tv in una regione di frontiera come la Calabria e del rischio incombente che questo baluardo di democrazia e di informazione indipendente venga demolito o dirottato a beneficio di chissà quali altri interessi"».