La crisi della Rai sta coinvolgendo anche i Centri di produzione “periferici”. Questa volta la protesta nasce dal Centro di produzione Rai di Milano, dove viene procalamato uno sciopero per il 9 febbraio prossimo.
Tempo fa sembrava che la rivendicazione portata avanti soprattutto dalla Lega Nord, che voleva far insediare a Milano parte della struttura dirigenziale Rai, dovesse portare chissà quali novità e miglioramenti nella produzione e gestione della sede lombarda della stessa Rai, ma a quanto pare le cose non sembrano filare così lisce.
Infatti i lavoratori del Centro di produzione Rai di Milano, non vogliono essere considerati lavoratori di serie B rispetto ai colleghi romani; per questo hanno indetto uno sciopero di 24 ore per il prossimo 9 febbraio.
Lo sciopero, indetto per la precisione dal Libersind, bloccherà (naturalmente se il sindacato riuscirà nei suoi intenti) tutte le produzioni previste per quel giorno.
Alla base della decisione di sciopero ci sono, in base ad un comunicazione del sindacato, "motivazioni di carattere economico, professionale e normativo", oltre ad un "comportamento antisindacale e cOErcitivo praticato dai dirigenti e funzionari Rai e il disinteresse per la sicurezza personale dei lavoratori e delle lavoratrici alle dipendenze (dirette o indirette) della Rai".
Sempre secondo il documento del Libersind, l'azienda non avrebbe nemmeno convocato la segreteria sindacale per cercare di venire incontro alle rivendicazioni dei lavoratori del Centro di produzione Rai di Milano. Finora non sembra ci sia stata nessuna risposta da parte dell'azienda.