Piccola cronaca della prima puntata live di ‘The Voice’, un successo di RaiDue. Il ‘fenomeno’ Suor Cristina.

Si è aperta bene la stagione dei live di 'The Voice of Italy' andato in onda mercoledì scorso 7 maggio, visto che la prima puntata ha registrato 3.229.000 spettatori con il 16.03% di share. Il talent di Rai2 si è aggiudicato il secondo posto dopo 'Il segreto' su Canale 5, che ha appassionato 4.101.000 spettatori pari al 16.92% di share.
Ero presente alla trasmissione per conto di 'Millecanali' e questo mi ha dato modo anche questa volta di curiosare 'davanti' le quinte, visto che il dietro le quinte del programma era davvero off limits (e anche muoversi per lo studio o interloquire con i coach e i cantanti era proibitissimo).
Il numero dei tecnici e degli operai è davvero impressionante ed è sempre affascinante vedere come si muovano con estrema velocità e maestria in uno studio televisivo. Fra un'esibizione e l'altra una squadra di almeno 10 persone per volta saliva sul palco, in tempi record (avendo cura di non farsi inquadrare), per sistemare scenografie e microfoni. Veloci, silenziosi e agili, tutti rigorosamente vestiti di nero, mi ricordavano 'scherzosamente' la classica banda di ladri nei film in bianco e nero che, coi minuti contati, devono svaligiare una banca.
Detto questo, la prima cosa che non abbiamo potuto non notare è la differenza del nuovo presentatore con il buon Fabio Troiano della scorsa edizione. Federico Russo, ex volto di Mtv e ora voce di Radio DJ, ha superato brillantemente la prova della diretta: si è fatto ben apprezzare per spigliatezza, energia e naturalezza durante il live, e per simpatia durante i break (sempre sorridente, lo vedevamo spesso salutare qualcuno del pubblico o qualche addetto ai lavori).
In un primo momento, in tutta sincerità, mi sono sentita un po' spaesata: improvvisamente, fra la confusione generale, Federico ha iniziato a parlare al microfono e Kylie Minogue (ospite d'onore della serata) arrivata sul palco, ha cantato e ballato come fosse lì da sempre: possibile che la trasmissione fosse cominciata senza che noi ce ne accorgessimo? In realtà, a fine puntata, siamo riusciti a svelare l'arcano: la Minogue, per non restare fino all'una di notte, aveva voluto registrare (come fosse in diretta) quella che sarebbe stata poi la sua terza e ultima esibizione e che da casa avrebbero visto solo a fine puntata.
Ma torniamo alla vera diretta. I coach sono stati accolti in studio da un tripudio: mi sento di rimarcare ancora una volta, come J-Ax si sia dimostrato fra i più amati, si sia perfettamente amalgamato nel gruppo e sia servito a dare un tocco di verve in più a tutto il programma. Poche, però, se non addirittura nulle, le interazioni dei coach col pubblico e pochi, almeno in questa prima puntata, anche gli scambi sul palco fra loro quattro (che invece in XFactor, per esempio, ricordiamo frequenti). Mi è parso, infatti, con rammarico, che anche i battibecchi fra la Carrà e Pelù siano notevolmente diminuiti e che la Carrà stessa, che l'anno scorso si alzava quasi costantemente, sia invece rimasta sempre seduta 'tranquilla' nella sua postazione. Quello che, però, ho notato di identico allo scorso anno, e che ancora una volta rende merito alla show-woman, è la sua sincera umanità: quando, per esempio, ha eliminato il suo concorrente Francesco Marotta, la Carrà si è alzata, lo ha consolato, abbracciandolo, e gli ha parlato non solo in diretta, ma anche durante l'interruzione pubblicitaria.
Per dovere di cronaca vi ricordiamo che di ogni team che si è esibito, un cantante è stato eliminato. In pratica su 5 cantanti, tre venivano salvati dal voto del pubblico, l'ultimo dal coach stesso. Proprio il momento dell'eliminazione diretta da parte del proprio coach è risultato essere quello più 'adrenalinico', per il resto tutto si è svolto all'insegna della buona musica accompagnata da un coro e un'orchestra rigorosamente dal vivo e senza colpi di scena.
Che durante 'The Voice' non ci siano mai 'litigi' fra i coach si sa, e lo abbiamo sempre definito un plus della trasmissione; ma forse qualche confronto fra loro potrebbe invece essere interessante e costruttivo, soprattutto per gli spettatori appassionati di canto.
Forse non per nulla, abbiamo scoperto in questa edizione 2014 una nuova figura fra il pubblico: l'animatore di sala, qualcosa di più del classico assistente di studio. Durante la trasmissione, tre o quattro ragazzi, vestiti con jeans e camicia bianca, giravano, infatti, fra gli spettatori sia per istruirli su quando sarebbero stati inquadrati, su quando avrebbero dovuto urlare un po' di più, battere le mani o alzarsi a ballare, sia per intrattenerli con qualche battuta o sorriso, soprattutto durante le pause pubblicitarie (visto che era vietatissimo muoversi dal proprio posto anche solo per andare in bagno!).
Tornando alla gara, fra i cantanti che sono passati al turno successivo c'è ovviamente Suor Cristina, minuta ma appassionata che, con al suo seguito una claque di suore motivate e sfrenate, ha fatto incetta di applausi. Come molti hanno già detto, e io qui ribadisco, se c'è stata una scelta autorale, di certo è stata una buona scelta per l'audience del programma. Prova ne è che persino la versione internazionale del 'New York Times' ha pubblicato in prima pagina un servizio del suo corrispondente da Roma Jim Yardley, sul nuovo fenomeno musicale italiano.
A proposito di web, quest'anno con Valentina Correani come V-reporter, 'The voice' è ancora più multimediale grazie a Tv, web, telefonini e Radio. La prima puntata di “The Voice of Italy” ha ricevuto 50.765 tweet inviati da 9.743 utenti unici mentre, sulla Fan Page ufficiale di Facebook, i fan hanno interagito con 3.062 post/commenti pubblicati da 1.796 utenti unici e 23.135 like. Questo il dato diffuso da Audisocial Tv, l'osservatorio permanente di Reputation Manager che misura le performance dei programmi televisivi sul web e monitora l'andamento degli hashtag su Twitter.