Tiscali-Rai: accordo contestato

L’intesa fra Rai e Tiscali viene contestata dalle forze di opposizione in Sardegna, perché considerata “un favore a Soru”. La replica della società: “Un’intesa simile a molte altre”.

È datato 1° agosto l'accordo Rai-Tiscali per la diffusione di alcuni programmi delle tre reti pubbliche tramite il sistema Iptv della società fondata dal presidente sardo Renato Soru.

L'esponente dell'opposizione (Forza Italia) in Sardegna Mauro Pili in proposito ha fatto fuoco e fiamme. A suo parere, si tratta di "un vero e proprio regalo di Stato agli affari di Soru".

Secondo l'accordo, verranno diffusi sui canali di Tiscali tre canali della rete pubblica: Rai Cultura, Rai Fiction e Rai Junior. Secondo Pili, però, "la Rai svende i suoi programmi pagati coi soldi dei contribuenti a Tiscali... Vi è un intreccio tra Soru e Prodi sempre più inquietante, e la Rai sceglie discrezionalmente, senza alcuna gara, a intuito, la società di Soru per consentire la nascita di Tiscali Tv",

La collaborazione tra la Rai e Tiscali inizialmente sarà basata su una programmazione attinta dalle sterminate teche Rai, poi si andrà ad un ampliamento delle offerte. Pili ha presentato un'interrogazione al Consiglio dei ministri ed al ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni, chiedendo che venga riunita la Commissione di Vigilanza della Rai "per affrontare questo ennesimo caso di affari pubblici e privati gestiti attraverso la Rai".

L'amministratore delegato di Tiscali Mario Mariani ha poi risposto alle accuse lanciate da Pili in merito all'accordo Rai-Tiscali: "L'accordo rientra tra quelli tipici realizzati per la distribuzione di contenuti digitali via internet anche con altri operatori ed è simile a quelli siglati da tanti concorrenti...".

Mariani si è mostrato stupito per "le illazioni prive di qualsiasi fondamento" e ha sottolineato "l'evidente interpretazione strumentale".

"Vorrei far presente che in Inghilterra, dove Tiscali conta circa 50 mila abbonati al servizio IPTV - ha continuato Mariani - , uno dei fornitori dei nostri programmi televisivi è la Bbc, insieme a numerosi altri. Desidero quindi ribadire, a beneficio del pubblico e del medesimo Pili, che evidentemente non conosce il mercato della distribuzione dei contenuti digitali, che questo tipo di accordi rappresenta, per la Rai così come per tutti gli altri broadcasters, una straordinaria opportunità di sviluppo futuro, tanto che già in passato Tiscali ha realizzato accordi per la distribuzione di contenuti digitali via internet sia con Rai che con altri operatori".

Infine si apprende che la Management & Capital (M&C) di Carlo Debenedetti ha deciso di dare una mano a Tiscali. L'aiuto auspicato giunge sotto forma di investimento che va dai 50 ai 165 milioni di Euro, che saranno investiti nella divisione inglese della Tiscali.

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