L’Authority per le telecomunicazioni , ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che annullava la delibera della stessa Authority con cui era stata negata l’autorizzazione all’operazione Seat-Tmc.
Inoltre è stata presentata anche una richiesta allo stesso Consiglio di Stato di immediata sospensione dell'esecutività della sentenza del Tar di cui sopra.
Il commissario Alfredo Meocci, con Silvio Traversa uno dei due relatori delle delibere su Seat-Tmc, a margine della riunione dell'Authority, ha sottolineato che all'interno dell'organismo "non ci sono stati voti contrari e la decisione è arrivata al termine di una discussione tranquilla e serena; l'Authority va quindi avanti per la sua strada con piena e totale fiducia nella magistratura amministrativa".
I legali di Telecom dopo la decisione dell'Authority, ritengono inopportuno chiedere l'ottemperanza della sentenza del Tar, che al momento è esecutiva, per attendere il verdetto del Consiglio di Stato senza creare "inutili confusioni sul piano legale".
Nel frattempo è arrivata la prima sentenza del Tribunale Civile nella causa d'urgenza (ex art. 700) intentata da Vittorio Cecchi Gori per annullare il contratto di vendita di Tmc a Seat-Telecom.
Il ricorso è stato bocciato e Cecchi Gori dovrà seguire le (lente) vie ordinarie. Intanto potrà proseguire anche con l'altra causa parallela (stavolta "amministrativa") al Consiglio di Stato, sempre riferita al possibile annullamento della delibera del Tar del Lazio che aveva autorizzato l'acquisto di Tmc da parte di Seat Telecom: la discussione al Consiglio di Stato in merito però è stata rinviata al 10 aprile prossimo.