Continua a muoversi il settore televisivo, dopo l’ingresso sulla scena del gruppo Seat-Telecom a TeleMontecarlo e soprattutto dopo l’annuncio a sorpresa del ministro Cardinale che,
dopo ReteMia, anche Rete A (MTv) non aveva i requisiti per ottenere l'agognata concessione nazionale.
L'appello di Alberto Peruzzo (Rete A) apparso su alcuni quotidiani la scorsa settimana ha fatto capire che per Rete A è davvero suonata la campanella d'allarme.
Non basta più confidare nel solito Tar, perché il problema è ora quello di MTv, che sarebbe intenzionata perlomeno a "cercare anche altre strade" per la propria diffusione via etere e starebbe seriamente sondando la possibilità di un rapido accordo con Tmc2, ovvero proprio con Seat - Telecom, la cui seconda rete vivacchia, ancor più della prima, in attesa di eventi.
E un bell'accordo Tmc2 - MTv risolverebbe molti problemi in un colpo solo. Ma la questione non è semplice, anche perché fra MTv e Rete A ci sono accordi pluriennali e una serie di intrecci societari.
Un'altra voce di questi giorni, piuttosto credibile, è quella che vuole in arrivo al gruppo di TeleMontecarlo Roberto Giovalli, direttore di Italia 1 desideroso di nuove esperienze.
Dietro, a tirare le fila (non ufficialmente, però) ci sarebbe poi anche un altro ex Mediaset, Maurizio Carlotti.
Voci, voci, voci e dietrologia in quantità. Non dovrebbero passare molti giorni per scoprire se questi "scenari" abbiano (o meno) un fondamento reale.