In una nota la Rai conferma «la propria fiducia e solidarietà a Paolo Bonolis» e ribadisce che la responsabilità del casting e della conseguente scelta dei concorrenti di «Affari tuoi» è, come stabilito dal contratto, della società Endemol, «che – chiarisce la nota – agirà autonomamente a tutela della propria onorabilità». La Rai, prosegue la nota, «nell’assoluta certezza della trasparenza del proprio operato e per rispetto degli abbonati e del pubblico televisivo, è pronta da subito a contribui…
In una nota la Rai conferma «la propria fiducia e solidarietà a Paolo Bonolis» e ribadisce che la responsabilità del casting e della conseguente scelta dei concorrenti di «Affari tuoi» è, come stabilito dal contratto, della società Endemol, «che - chiarisce la nota - agirà autonomamente a tutela della propria onorabilità».
La Rai, prosegue la nota, «nell'assoluta certezza della trasparenza del proprio operato e per rispetto degli abbonati e del pubblico televisivo, è pronta da subito a contribuire alla creazione di un ulteriore livello di controllo - da conseguire anche attraverso la partecipazione dei consumatori - , a garanzia di una sempre maggiore qualità delle trasmissioni a premi. Endemol ha già accettato di contribuire e partecipare attivamente a tale nuovo sistema di monitoraggio».
'Striscia', a colpi di picchi Auditel, continua a battere il ferro. Nella puntata in onda l'altra sera il programma di Antonio Ricci ha mostrato le immagini di un altro concorrente di «Affari tuoi», il toscano Massimo Bianchi detto «loppa», partecipante alla puntata andata in onda il 17 novenbre scorso su RaiUno.
Bianchi è stato definito da Greggio e Jacchetti un «mezzo attore figurante», che ha partecipato a film di Roberto Benigni come «Non ci resta che piangere», «La vita è bella» e «Pinocchio».
'Striscia' ha inoltre mandato in onda le immagini di una presunta confessione del concorrente durante una cena ad un ristorante in cui «loppa» ammetteva che al programma di Bonolis partecipa «tutta gente dello spettacolo, infilata lì apposta. Tutto pilotato, io avevo un contratto da 600 euro e sapevo che cosa c'era nelle scatole prima di iniziare il programma».
C'è poi, stazionante a Viale Mazzini da giorni, un enorme mega-tapiro con Valerio Staffelli pronto alla consegna (al cavalloO).
Come era logico attendersi, a questo punto, al culmine di un epico scontro fra due grandi trasmissioni e due grandi perosnaggi della Tv (Bonolis e Ricci), in onda su rete contrapposte, la parola passerà al Trubunale. E sarà bene che a dire la sua sia un "terzo" (un giudice), perchè combattere in Tv uan simile batatglia a suon di colpi di scena attira-audience non ci pare proprio bello (come dicevamo già qualche giorno fa), ma soprattutto perché troppi, davvro troppi, sono i soldi e gli interessi in ballo. Il colmo dell'assurdo - a nostro parere - è poi che a scendere in campo siano stati anche i Tg, come ha fatto in modo deciso, a favore della Rai, il Tg1.
Sarà poi bene capire che cosa tutto ciò significhi realmente al punto di vista politico e quali siano le reali scelte di una parte e dell'altra (colpisce il silenzio del direttore generale della Rai Cattaneo e anche di Confalonieri o Piersilvio, mentre la sola Anninziarat è in trincea. Ci piace sperare che presto in Tv si parli d'altro che non della stessa Tv, che si pensi alla vita reale, possibilmente (ma non ci crediamo proprio) senza più taroccamenti di sorta.