In materia di calcio e Tv di anno in anno ci sono sempre situazioni inedite: questa volta è di scena il problema dei telefonini, più o meno, di terza generazione.
In materia di calcio e Tv di anno in anno ci sono sempre situazioni inedite, con la collegata esigenza di piazzare qualche "paletto" in più in termini di regolamentazione. Con l'avvento delle "fotografie telefoniche", gli MMS, ecco infatti che l'occasione di pescare nuovi introiti anche dalla telefonia si fa più che ghiotta.
Certo è che, a fronte di quella che può considerarsi una vera e propria "invasione di campo" negli stadi da parte delle immagini "rubacchiate" dalle tecnologie digitali di terza generazione (i videotelefonini, tanto per intenderci...), con particolare riferimento ai goal della domenica pomeriggio, la Lega Calcio dovrà pur muoversi.
Indispensabile, innanzitutto, sarà decidere a che tipo di legislazione far appartenere questo tipo di tecnologia, se all'ambito telefonico o a quello televisivo e come il diritto di cronaca possa essere applicato alle comunicazioni in partenza da questi nuovi mezzi.
Più che la partenza sarà però interessante capire la destinazione delle immagini dei goal e delle partite provenienti dagli stadi. È indubbio che, quando gli operatori del settore della videotelefonia hanno fatto partire i primi servizi e i primi scatti foto-telefonici, alle emittenti televisive locali (che nulla o poco più possono trasmettere delle domeniche televisive) hanno iniziato a brillare gli occhi.
Utilizzare quelle immagini o non utilizzarleO Questo è il problema... La diatriba sulla questione è lunga e difficile. Secondo alcune affermazioni del suo direttore generale, Mauro Sentinelli, per Tim il diritto di cronaca è "una fotografia con una descrizione, come per un quotidiano". È fuor di dubbio che una "regola" di questo tipo non può essere interpretata nello stesso modo dalla Lega Calcio.
Secondo quanto affermato da Giorgio Marchetti, segretario della Lega Calcio, "non si può parlare di diritto di cronaca in questo ambito, quando se ne parla è in merito a mezzi appropriati e i telefonini non lo sono. Per di più si tratta di servizi a pagamento".
Indiscrezioni trapelate dai corridoi della Lega vogliono che una regolamentazione specifica, prima che "l'affare" sfugga alla gestione (e alle casse...) delle società, debba essere prontamente redatta.
Nel frattempo le lettere di diffida da parte di Milan, Inter e Juventus a Win e Tim sono già arrivate. Senza dimenticare che tra le due società sarebbe proprio Telecom, con La7, a riuscire a sfruttare al meglio una situazione di questo tipo...