Tv locali: sbloccati i fondi dell’integrazione 2010

Un decreto del Ministero, quanto mai gradito, sblocca il pagamento dell’integrazione dei contributi per le emittenti televisive locali relativi al 2010, per un importo complessivo di oltre 12 milioni e mezzo di euro. Ma ora i criteri cambieranno…

Il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli ha firmato il decreto ministeriale che sblocca il pagamento dell'integrazione dei contributi per le emittenti televisive locali relativi al 2010, per un importo complessivo di 12.745.588,50 euro. Si tratta della terza tranche dell'integrazione da 50 milioni di euro decisa dalla Finanziaria del 2010.

Giacomelli ha così commentato la firma in questione: «Con questa firma abbiamo sbloccato i contributi alle Tv locali, consapevoli delle gravi difficoltà che il settore sta vivendo. Ma già da quest'anno i criteri di accesso ai finanziamenti cambieranno e premieranno la capacità di impresa solo di chi intende fare sul serio l'editore».

I 12.745.588,50 euro saranno così ripartiti a livello regionale: Abruzzo 167.491,69 euro, Basilicata 15.759,42, Bolzano 19.548,04, Calabria 338.043,90, Campania 1.282.542,78, Emilia Romagna 747.587,56, Friuli Venezia Giulia 276.841,67, Lazio 772.022,59, Liguria 338.994,31, Lombardia 1.857.713,28, Marche 134.595, Molise 119.772,92, Piemonte 847.957,11, Puglia 1.579.633,27, Sardegna 356.811,53, Sicilia 1.343.432,61, Toscana 648.650,79, Trento 85.961,90, Umbria 135.309,68, Valle d'Aosta 6.806,98, Veneto 1.670.110,93.

Maurizio Giunco, Presidente dell'Associazione Tv Locali aderente a Confindustria Radio Televisioni, in proposito ha dichiarato: “Desidero ringraziare personalmente il Sottosegretario Giacomelli per il suo costante impegno a favore delle emittenti televisive locali che ha portato, tra l'altro, allo sblocco dei contributi 2010 spettanti alle Tv Locali. Esprimo inoltre la mia soddisfazione perché il Sottosegretario ha anche annunciato che già a partire da quest'anno cambieranno i criteri di accesso ai finanziamenti che premieranno la capacità d'impresa e solo chi intende fare su serio l'editore”.

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