Ucraina: guerra giudiziaria contro le Tv

Il tribunale di Kiev ha ritirato la licenza alle ultime due Tv d’opposizione rimaste, dopo l’elezione del presidente Yanukovich, vicino a Mosca.

Il tribunale di Kiev ha annullato la licenza di Tv5 Kanal e Tvi, due emittenti che, per le loro prese di posizione critiche, sono considerate "nemiche" del presidente Victor Yanukovich. Particolarmente avversata Tvi, che periodicamente intervista esperti indipendenti o dell'opposizione che criticano apertamente la presidenza del Paese.

I primi segnali risalgono ad alcuni mesi fa, quando il Servizio di sicurezza di Stato dell'Ucraina, agenzia di spionaggio che ha le sue radici nel vecchio Kgb ed è noto con la sigla di Usb, ha aperto un'inchiesta per togliere la licenza a Tvi. In una conferenza stampa di alcuni giorni fa i giornalisti delle due emittenti, che da mesi denunciano forme di censura e pressione da parte della autorità, hanno chiesto l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta per indagare sull'incompatibilità di Valery Khoroshkovky, che ricopre contemporaneamente la carica di capo dell'Usb e di membro della Corte suprema, oltre ad essere proprietario di Inter Media Group (che detiene il 61% di Ukrainian Independent Television Corporation, il 90% di Kino-Tv, il 90% di Muzyka-Tv, i canali K1, K2, Megasport, il 60% di Ntn).
Mykola Knyazhytsky e Ivan Adamchuk, direttori di Tv5 Kanal e di Tvi, hanno annunciato da parte loro che presenteranno appello contro il provvedimento del tribunale di Kiev.

Tv5 Kanal e Tvi sono state due emittenti fondamentali nella Rivoluzione Arancione e le uniche a contrastare la propaganda stile "soviet" delle emittenti degli oligarchi ucraini vicini a Mosca. Tvi è un'emittente di Kostantin Kagalovsky, businessman russo "esiliato", mentre Tv5 Kanal appartiene al milionario uncraino Petro Poroshenko.

Pubblica i tuoi commenti