Ultimi fuochi della campagna elettorale in Tv

«Il Raggio verde deve essere fermato…». Berlusconi aveva fatto nuovamente ricorso all’Authority contro l’odiato programma di Michele Santoro su RaiDue, per la terza volta: stavolta nel mirino era la puntata di venerdì prossimo che ospiterà Rutelli.

La scorsa settimana era invece andata in onda la puntata del 'gran rifiuto' del Cavaliere (Berlusconi, previsto in scaletta, non aveva voluto partecipare dopo una lunga trattativa abortita) e al posto della normale edizione del 'Raggio Verde' era stato diffuso un monologo di alcuni minuti del conduttore che spiegava la mancata messa in onda e criticava Berlusconi.

Santoro, che Berlusconi l'aveva pur invitato, rispetterà a questo punto la par condicio ospitando all'ultimo minuto il molto più disponibile RutelliO

Secondo Berlusconi, Santoro in questo modo avrebbe esplicitamente violato la legge e l'unico modo per rimediare poteva essere quello di annullare la puntata con Rutelli.

Ma l'Authority per le Comunicazioni non è stata dello stesso parere e, pur criticando Santoro e facendo intendere che dopo le elezioni il discorso con il conduttore potrà riprendere per valutare il grado della sua eventuale 'faziosità', ha dato via libera alla puntata di venerdì con Rutelli.

Il Cavaliere comunque andrà al Maurizio Costanzo Show, venerdì, in estrema chiusura della campagna elettorale. I forzisti lo seguiranno su un maxischermo in piazza del Popolo a Roma.

Nel frattempo va detto che nel mirino dell'Authority ci sono anche ben due su tre dei telegiornali Mediaset, ovvero il solito Tg4 e 'Studio aperto', accusati di violare a loro volta la par condicio, a favore stavolta di Berlusconi.

Come dire che, insomma, la par condicio c'è ma, come sempre, è una legge da interpretare rigorosamente 'all'italiana'.

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