Un altro passo verso la DTT

L’Agcom ha istituito i tavoli tecnici per la digitalizzazione delle reti Tv nelle aree per le quali è stato definito il passaggio alla DTT. Dopo la Sardegna, tocca a Valle D’Aosta, Provincia Autonoma di Trento e Piemonte.

L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con una delibera del 21 maggio, ha deliberato l'avvio dei procedimenti di pianificazione per le aree all digital attualmente identificate (Valle D'Aosta, Provincia Autonoma di Trento, Regione Piemonte), per la definizione delle reti digitali televisive terrestri da realizzare in tali aree. Questo il calendario definito: Valle D'Aosta, entro lo scorso 15 giugno; Provincia Autonoma di Trento e Regione Piemonte entro il 30 settembre.

I tavoli tecnici saranno convocati dall'Agcom con i soggetti interessati e il termine di conclusione dei procedimenti è fissato in 30 giorni dalla data della prima convocazione del relativo tavolo tecnico.

L'Agcom stabilisce sette criteri per l'individuazione delle reti televisive digitali terrestri nelle aree all digital che prevedono di: a) consentire la continuità della trasmissione dei programmi analogici attualmente irradiati anche in tecnica digitale a salvaguardia dell'attuale servizio televisivo a tutela dell'utenza; b) assegnare all'operatore di rete della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo le risorse in frequenza necessarie per assolvere agli obblighi di copertura del servizio pubblico televisivo di cui all'art. 45 del Testo unico della radiotelevisione e del Contratto di servizio per il triennio 2007-2009; c) assicurare agli operatori di rete nazionali, legittimamente operanti ai sensi della normativa vigente, una copertura il più possibile uniforme e, comunque non inferiore, per ciascuna rete, all'80 per cento del territorio e di tutti i capoluoghi di provincia, nonché assegnare agli operatori di rete locali, legittimamente operanti ai sensi della normativa vigente, almeno un terzo delle frequenze disponibili ovvero almeno un terzo della capacità trasmissiva disponibile nell'area, ferma restando la salvaguardia degli investimenti effettuati da tutti gli operatori; d) garantire la disponibilità di risorse frequenziali per l'ingresso nel settore televisivo di nuovi operatori di rete; e) salvaguardare la disponibilità della capacità trasmissiva messa a disposizione di soggetti terzi in virtù di norme di legge o regolamentari vigenti; f) assegnare frequenze ai servizi DVB-H eserciti ai sensi della delibera n. 266/06/CONS, salva la possibilità di estensioni della copertura del servizio tramite impianti di potenza irradiata inferiore ai 200 W/ERP, in prima applicazione non inclusi nella pianificazione; g) riservare un congruo numero di frequenze per consentire lo sviluppo di applicazioni innovative e di nuove tecnologie digitali in campo radiotelevisivo.

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