Inizia su questo numero con il piccolo ‘speciale’ su Telereggio una serie di articoli e interviste (anche video) a carattere soprattutto storico (ma con uno sguardo almeno parzialmente rivolto anche al futuro, e non è per niente un paradosso) che abbiamo deciso di pubblicare sulla nostra rivista e sul nostro sito in occasione di un compleanno importante che stiamo per compiere. Sì, sono passati – o meglio lo saranno nel prossimo novembre – qualcosa come quarant’anni da quando Millecanali vide la…

Inizia su questo numero con il piccolo 'speciale' su Telereggio una serie di articoli e interviste (anche video) a carattere soprattutto storico (ma con uno sguardo almeno parzialmente rivolto anche al futuro, e non è per niente un paradosso) che abbiamo deciso di pubblicare sulla nostra rivista e sul nostro sito in occasione di un compleanno importante che stiamo per compiere. Sì, sono passati - o meglio lo saranno nel prossimo novembre - qualcosa come quarant'anni da quando Millecanali vide la luce alla fine del 1974 e, fra la sorpresa generale, iniziò a raccontare su carta ogni mese quel mondo che i pionieri del settore stavano inventando, ovvero quello delle Radio e Televisioni 'libere', alternative al monopolio Rai. Qualcuno dei lettori più attenti avrà del resto notato fin dal numero scorso la presenza sulla nostra copertina di un apposito 'marchio speciale' che appunto ricorda a quanti ci leggono questo nostro piccolo grande primato, un traguardo che poche riviste in Italia possono vantare.
Naturalmente stiamo preparando alcune iniziative speciali per questa occasione, che anche quest'anno, come accadde dieci anni fa, fa il paio - per così dire - con altri due anniversari di grande rilevanza, che la Rai ha già avuto occasione di ricordare all'inizio di questo 2014: si tratta dei 90 anni della Radio in Italia e dei 60 anni della Televisione, nata proprio nel 1954.
C'è un'altra coincidenza che vogliamo comunicare ai lettori in apertura di questa serie di articoli sulla storia della nostra rivista, del settore radiotelevisivo e dei personaggi che hanno vissuto assieme a noi tutta l'evoluzione di questi mezzi, ovvero quella con il nostro cambio di editore. Come abbiamo scritto in anteprima sul nostro sito (una presenza assolutamente importante, ormai da molti anni, a fianco della nostra rivista cartacea), dal 1° febbraio abbiamo appunto un nuovo editore: dopo la cessione da parte del gruppo del Sole 24 Ore del ramo d'azienda Business Media, è nata infatti la casa editrice New Business Media, posseduta al 100% da Tecniche Nuove spa, la casa editrice milanese cui fanno capo da decenni decine e decine di periodici specializzati. In New Business Media saremo ancora affiancati da tutte le riviste che già in precedenza venivano pubblicate nell'ambito del Gruppo 24 Ore, a partire da 'Eurosat' (per citare la rivista più 'affine' come tematica a quelle trattate da 'Millecanali').
È l'ultimo cambiamento (presto avremo anche una nuova sede) di tutta una serie che ha appunto caratterizzato la storia della nostra rivista, che andremo a ricordare nei prossimi mesi, fino alla scadenza fatidica di novembre, per la quale 'immaginiamo' fin d'ora un numero ricchissimo e del tutto speciale, magari accompagnato da un evento o da una serata adeguata alla ricorrenza. Intanto organizzeremo, come è successo anche nel 2013, convegni su tematiche tecniche specializzate, rivitalizzeremo il settore dei premi e dei concorsi per le emittenti radiotelevisive, che caratterizza da tempo l'attività collaterale alla nostra rivista, utilizzeremo nel modo più adeguato a questa felice circostanza la nostra newsletter e il nostro sito, dove la 'componente video' ha ormai acquisito una sua 'centralità', accanto alla sempre attenta sezione delle 'news quotidiane' dal settore radiotelevisivo.
Vorremmo anche che si facessero vivi, come è già capitato in passato in circostanze analoghe, i lettori più fedeli, quelli che ci seguono da più tempo, anche con ricordi e magari 'cimeli d'epoca', e tutti coloro che, fra Radio e Tv, hanno a loro volta una bella storia alle spalle e ce la vogliono raccontare.
Perché, anche se ha cambiato alcune volte editore, la nostra rivista è rimasta più o meno sempre la stessa, un punto di riferimento importante per tutti coloro che lavorano, operano o sono interessati al campo radiotelevisivo in Italia e tali intendiamo restare anche in futuro.