In poco piú di 4 anni il RFF é diventata la principale mostra della Tv italiana, con un concorso (il festival) ed una componente “business”, cioé la fiera. E la Rai fa incetta di premi…

Questa volta gli organizzatori del Roma Fiction Fest (RFF), conclusosi il 10 luglio,
hanno preso molti “big” del mondo Tv internazionale, li hanno fatto sfilare davanti
ad un pubblico attento, li hanno coccolati con pranzi e cocktail e poi rispediti
a casa a promuovere l'audiovisivo italiano.
In poco piú di 4 anni il RFF é diventata la principale mostra della Tv italiana,
con un concorso (il festival) ed una componente “business”, cioé la fiera.
D'altra parte, come potevano non rimanere colpiti i dirigenti televisivi di almeno
35 Paesi invitati a sorseggare del buon Prosecco durante un ricevimento serale
sotto Castel Sant'Angelo? Non che l'ottimo buffet fosse stato da meno, con i tavoli
delle bevande e delle varie pietanze sistemati all'americana, cioé in modo che ad
ogni postazione non si formassero file.
Allo staff di RaiTrade e Mediaset che, in qualitá di co-sponsor, hanno coordinato
l'evento, va tutto il merito e la capacitá di apprendere dagli studios di Hollywood,
che di feste se ne intendono.
Il ricevimento era parte della componente “business” del RFF che faceva capo alla
sede Lumsa, dove alcuni distributori di contenuti audiovisivi italiani hanno
allestito delle postazioni per il visionamento individuale dei loro nuovi programmi.
Secondo alcune stime, sono stati oltre 100 gli acquirenti di tutto il mondo attivi
nel “business” del RFF. A questi vanno aggiunti molti produttori che si sono
limitati a partecipare alla sezione “festival”, le cui manifestazioni, incluse
conferenze stampe e convegni si svolgevano nella Multisala Adriano.
Queste, per la veritá, hanno creato un po' di confusione tra alcuni partecipanti,
come ad esempio, Barry Jossen, capo delle produzioni dello studio Disney di
Hollywood che, invitato a fare una presentazione davanti a “250 persone che
sembravano studenti”, ha chiesto quale fosse il “focus” dell'evento.
Disney ha anche affermato di non avere sponsorizzato, né organizzato la serata
inaugurale, pur essendo stata l'ospite d'onore e che i suoi inviti erano limitati
alla proiezione del suo “Body of Proof”, mentre RFF ha curato gli inviti per la soiree.
Nel vicino Lumsa, oltre alle postazioni di visionamento, si svolgevano attivitá
come pitching, conferenze, per esempio, su come fare affari con gli Usa, Gran
Bretagna e Asia e le presentazioni generali dei nuovi programmi.
Non abbiamo curato molto la parte che riguardava il “festival”, preferendo invece
il “business”, visto che é la parte piú carente del settore televisivo italiano
che complessivamente registra vendite della fiction all'estero di soli 20 milioni
di euro l'anno - allo stesso livello di un piccolo distributore americano.
Per questo motivo il RFF é considerato di vitale importanza per l'Italia, cosa
che il nuovo governatore del Lazio, Renata Polverini, ha sottolineato, assicurando
“che andrá avanti e che la Regione lo rifinanzierá”, con enorme sollievo della
Fondazione Rossellini, l'organizzatore dell'evento.
Per ciò che riguarda i Premi, grande soddisfazione della Rai. Ecco il commento
del direttore generale Mauro Masi: “Sono particolarmente lieto ed orgoglioso per
il grande successo ottenuto dalla Rai alla manifestazione. I dieci premi che abbiamo
conquistato sono la conferma di come il pubblico accolga con favore il prodotto
fiction della Rai. Questi premi poi sono ancora più significativi perché vengono
assegnati da una giuria internazionale”.
I dieci premi alla Rai sono stati tutti assegnati nella sezione fiction edita.
La Rai primeggia la classifica con opere come 'C'era una volta la città dei matti'
(miglior miniserie e Premio L.a.r.a come per il miglior interprete maschile a
Fabrizio Gifuni), 'Gli ultimi del paradiso' (miglior sceneggiatura), 'Lo scandalo
della Banca Romana' (miglior musica), 'Tutti pazzi per amore 2' (premio L.a.r.a
come miglior attrice a Marina Rocco).
Mediaset vince invece con 'Un paradiso per due', 'L'onore e il rispetto - parte
seconda' e 'Caterina e le sue figlie 3'.