Un comitato ristretto per il ddl Gasparri

Si accelerano i tempi per la legge di sistema del settore radiotelevisivo: alla Camera l’esame viene demandato ad un comitato ristretto; il provvedimento sarà in aula il 15 marzo. Intanto per la Rai siamo (forse) alle decisioni…

Mentre si apprende che oggi viene firmato il contratto di servizio Stato-Rai in una versione che non è piaciuta all'opposizione (che ha annunciato ricorso al Tar) e si infittiscono le voci di un imminente scioglimento del "nodo" del Cda Rai che blocca da mesi la situazione politica, c'è stata una prima svolta anche per la "legge Gasparri" alla Camera: sarà così un comitato ristretto, espresso dalle commissioni Cultura e Trasporti, a discutere nelle prossime due settimane il ddl sul riassetto del sistema della comunicazione radiotelevisiva e a decidere sul testo-base. Lo ha deciso l'ufficio di presidenza delle due Commissioni riunite.

Secondo il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, chiamato naturalmente ad un commento, quella del comitato ristretto delle commissioni Cultura e Trasporti della Camera per la discussione del disegno di legge di riforma del sistema radiotelevisivo "é stata una scelta opportuna". Si sa infatti che questo è un primo segnale dell'intenzione della maggioranza di andare avanti a tappe prefissate con il provvedimento, che approderà nell'Aula della Camera il 15 marzo e potrebbe diventare legge entro i prossimi sei mesi.

"Quello del comitato ristretto mi sembra un metodo valido - ha aggiunto Gasparri a margine della riunione dell'Ufficio di presidenza delle due commissioni alla Camera che ha preso la decisione (il comitato sarà operativo dal 29 gennaio) - per entrare nel merito della discussione, che avrà uno spazio ampio nell'ambito dei lavori parlamentari. La sede del comitato ristretto sarà utile anche per entrare nel dettaglio".

Il ministro Gasparri resta peraltro convinto che "il testo del Governo resta il più ampio e organico tra quelli presentati".

Pubblica i tuoi commenti