Ma perché una “cittadina”, tutta trucco e tacchi alti o che magari si piastra i capelli dovrebbe cercare di accalappiare un contadino? Sarà il rilancio del mondo agricolo, della terra 2.0 o l’effetto della movimento di Gian Petrini che ha in Terra Madre uno degli eventi più importanti? No è la solita voglia di fare un reality e dire: ‘ci sono anch’io’. Ma questa volta l’idea non è stata ‘svolta’ poi male, almeno a giudicare dall’inizio.
Su Foxlife è partito il 6 ottobre, ogni martedì alle 21, “Il contadino cerca moglie”, presentato da una spumeggiante Simona Ventura dopo la non entusiasmante esperienza ad Agon Channel. È un reality che vede contrapposti 5 contadini, ognuno dei quali parte con 6 cittadine, scegliendo nel corso delle puntate quella che potrebbe essere sua moglie.
L’ambiente è così bello e bucolico da sembrare finto ma il punto di forza del programma, oltre ad una Ventura particolarmente in forma (va riconosciuto anche da chi non ama il suo stile), sono proprio loro, i contadini, con la loro spontaneità e semplicità e freschezza. E poi c’è la durata, circa un’ora, il tempo giusto per non annoiare, considerando il clssico (per Sky) felice lavoro di montaggio.
Ma soprattutto si va per gradi. Non c’è l’entrata “violenta” in una casa come quella del Grande Fratello, si procede a step. La prima puntata è scorsa via veloce e piacevole, senza volgarità e opinionisti in studio, lasciando tutto alla narrazione e ai contadini (ognuno dei quali ha appunto 6 potenziali “mogli) viene chiesto di sceglierne una da eliminare, affidandosi solo alla sensazione.
La seconda eliminazione avviene dopo un appuntamento con le donne rimaste in gara, la terza in occasione di una festa serale, il tutto seguendo un ritmo veloce, con una regia che detta i tempi ed una certa freschezza nella narrazione, senza quei toni troppo “spinti” a cui fino ad ora ci hanno abituati i reality. Restano tre ragazze per contadino e da lì partirà il vero lavoro nelle varie fattorie.
