Entra in vigore la Legge Giulietti, che, riformando la normativa in vigore sulla pubblicità ingannevole e comparativa, attribuisce di fatto maggiori poteri all’Antitrust di Catricalà.
È entrata in vigore il 29 aprile scorso la Legge Giulietti (legge 49/2005), che riforma la normativa sulla pubblicità ingannevole e comparativa. Le nuove disposizioni potenziano il ruolo dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, guidata da Giuseppe Catricalà, alla quale vengono attribuiti maggiori poteri, sia per quanto riguarda l'attività istruttoria sia per le misure da adottare per reprimere il fenomeno dell'ingannevolezza dei messaggi pubblicitari.
In base alla nuova legge, l'Antitrust ha un maggior potere sanzionatorio. In precedenza aveva la facoltà di impedire l'ulteriore diffusione del messaggio ingannevole e di ordinare la pubblicazione sugli organi di informazione di una rettifica che contenesse un estratto della decisione dell'Autorithy con cui si giudicava ingannevole un determinato messaggio. In base alla nuova normativa, invece, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha anche il potere di irrogare multe, che potranno variare tra i 1.000 e i 100.000 euro.
Nel caso di pubblicità ingannevole di prodotti pericolosi per la salute e la sicurezza dei consumatori o di pubblicità che minacci la sicurezza o abusi della naturale credulità di bambini o adolescenti, la sanzione è superiore ai 25.000 euro. In caso di inosservanza delle decisioni dell'Autorità, poi, non dovrà più intervenire il giudice penale ma sarà lo stesso organismo a intervenire direttamente con sanzioni o addirittura con la sospensione dell'attività per un periodo massimo di 30 giorni.
L'Autorità avrà anche maggiori poteri istruttori: potrà richiedere copia del messaggio all'operatore pubblicitario o al proprietario del mezzo di diffusione anche in caso di opposizione da parte di questi soggetti e multarlo pecuniariamente nei casi di inottemperanza alle richieste di fornire informazioni o la documentazione necessaria per lo svolgimento dell'istruttoria; queste sanzioni saranno di importo maggiorato nei casi in cui verranno fornite false informazioni.
L'Autorità potrà inoltre far intervenire la Guardia di Finanza per acquisire la copia del messaggio. L'Antitrust ha pertanto deciso di istituire una direzione che si occuperà specificamente di pubblicità.