Si è tenuta nella bella cornice del Centro MultiMediale di Terni la “riunione plenaria” delle Film Commission italiane, che sono ormai ben 20.
Recentemente, con gli onori di casa fatti da Umbria Film Commission, presso la sala convegni del Centro MultiMediale di Terni, tutte le Film Commission italiane (ben 20, ormai, in totale) si sono incontrate per fare quello che si potrebbe banalmente definire il "punto della situazione" con la supervisione del prof. Gianni Profita, neOEletto Direttore Generale per il Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Al centro delle discussioni sono stati il futuro della promozione territoriale nel settore dell'audiovisivo, le diverse configurazioni delle Film Commission, le possibilità di una crescita comune, attraverso la partecipazione a eventi internazionali tramite il coordinamento delle Film Commission italiane e la formalizzazione dei rapporti con il Ministero e le istituzioni in genere.
Nate negli Stati Uniti durante gli anni '40 e sviluppatesi in seguito in Australia, Canada ed Europa, le Film Commission sono approdate da relativamente poco tempo in Italia (Millecanali ne ha parlato per primo, qualche anno fa): si tratta di organizzazioni sostenute da Enti Pubblici (Stato, Regione, Provincia o Comune) che hanno lo scopo di spingere le produzioni cinematografiche e audiovisive ad operare nel proprio territorio di riferimento, fornendo loro, come si è detto, aiuto e assistenza a titolo gratuito.
Per raggiungere il proprio obiettivo, le Film Commission promuovono le località, attraverso la valorizzazione delle caratteristiche geografiche e artistiche, nonché delle professionalità locali e dei servizi, sia di settore che generici, facilitando le incombenze burocratiche e fiscali.
Le ricadute positive sul territorio sono rilevanti, per gli investimenti in ospitalità, servizi acquistati e personale impiegato e per la crescita dei flussi turistici nei luoghi scelti per le riprese.
La presenza di una Film Commission ben organizzata migliora, insomma, la capacità di attrazione del territorio e la sua competitività. Molto significativa, per esempio, la positiva esperienza della Film Commission del Piemonte, già da noi segnalata nelle scorse settimane.