Un importante arresto per l’assassinio di Anna Politkovskaia

Ogni tanto giunge qualche notizia che risolleva le speranze che per l’assassinio di Anna Politkovskaia, simbolo della libertà di informazione in Russia, possa esserci un giorno giustizia. In Cecenia – naturalmente proprio lì – c’è stato così un importante arresto…

È stata Radio Eco di Mosca la prima a diffondere la notizia dell'arresto del presunto assassino di Anna Politkovskaia. La notizia è poi stata confermata anche da Murat Mussaiev, l'avvocato difensore dell'arrestato, Zhabrail Makhmudov, fratello di Rustam e presunto complice. Makhmudov è stato fermato a casa dei suoi genitori, nel distretto di Achki-Martan, in Cecenia.

Il suo arresto arriva a cinque anni dall'assassinio della giornalista più scomoda per il potere russo (un omicidio che a Millecanali non vogliamo per nessun ragione dimenticare) e dopo un processo farsa che aveva lasciato l'amaro in bocca ai colleghi della giornalista ed alla sua famiglia.Ora ci sarebbe qualche speranza in più per chi chiede giustizia, ma non solo per questo caso: ci sono infatti “al passivo” in Russia, ancora irrisolti o 'misteriosi', diversi altri omicidi di giornalisti “troppo desiderosi” di scoprire la verità su molti aspetti della politica russa, specie nel Caucaso (a questo proposito è doveroso ricordare anche il misterioso assassinio di Antonio Russo di Radio Radicale, anni fa), non di rado in qualche modo legati a Putin ed al suo entourage.

Il primo a esprimere soddisfazione per il ritrovamento di Rustam Makhmoudov è stato Ilia, il figlio della Politkovskaia: «Sono contento del suo arresto perché era una figura chiave nelle indagini ed ora il suo fermo può dare nuovo impulso alla prosecuzione dell'inchiesta. Grazie al suo arresto spero si possa dimostrare l'ipotesi accusatoria: ora la palla passa agli investigatori, che devono sostenere la prova».

Anna Politkovskaia, uccisa a colpi di pistola nell'ascensore di casa sua il 7 ottobre 2006, era una giornalista del periodico russo 'Novaia Gazeta', di ispirazione liberale. Si era battuta per la salvaguardia dei diritti civili e dello stato di diritto in Russia e in Cecenia, con molti reportage sulla guerra nel Paese caucasico, esponendosi pesantemente, soprattutto dopo le accuse che rivolse all'Esercito e al Governo russo contro le violazioni dei diritti umani in Cecenia.

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