Un marchigiano alla Tv argentina

Come arrivare da Cingoli, nelle Marche, a capo del reparto internazionale e della vendita mondiale dei programmi e formati prodotti dall’argentina Telefe. È l’affascinante parabola di Claudio Ipolitti.

Buenos Aires. Il nonno di Claudio Ipolitti era un contadino di Cingoli che emigró a Buenos Aires nel 1908. Da nonno Nazareno al figlio Primo e al nipote Claudio sono trascorse due generazioni di italo-argentini, la prima con una carriera nel mondo delle imposte, la seconda in quello dell'intrattenimento.

Claudio (lo vedete nella foto di questa pagina) é entrato nel mondo della Tv nel 1986 sotto la direzione di Pedro Simoncini, un emigrato italiano che si é distinto come pioniere della Tv argentina e come fondatore di Telefe, una delle due principali reti Tv argentine. Simoncini ed Ipolitti riuscirono a creare la rete Tv (Telefe) nel 1990, poi nel 2000 venne acquistata della telecom spagnola Telefonica, oggi azionista principale di Telecom Italia.

Un altro importante italo-argentino che é dirigente della televisione argentina é Lucio Pagliaro, oggi a capo del gruppo mediatico Clarin, che oltre a pubblicare il principale quotidiano nazionale, possiede un sistema Tv cavo e la rete Artear, concorrente di Telefe.
'Clarin' é ora coinvolto in un braccio di ferro con il presidente dell'Argentina, Christina Fernandez de Kirchner che, per motivi politici vorrebbe ridurre il potere mediatico del gruppo.

Tornando ad Ipolitti, il marchigiano é ora a capo del reparto che cura con successo la Tv internazionale e la vendita mondiale dei programmi (e formati) prodotti da Telefe.
Due anni fa, provvisto del suo nuovo passaporto italiano, Claudio ha portato il padre Primo, piú moglie e figli, a visitare per la prima volte le Marche ed il loro paese di origine, con grande emozione.

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