Un martedì sera in Tv…

Bonolis martedì scorso ha battuto negli ascolti “Gente di mare 2”. Ma il risultato più importante è stato per La7, che ha trasmesso un film capolavoro di Stanley Kubrick.

Quale sarà l'anello mancante di cui è alla ricerca Bonolis nel suo 'Ciao Darwin' è davvero difficile da capire. Il programma di Bonolis, titolo completo appunto "Ciao Darwin. Alla ricerca dell'anello mancante", ha superato la fiction "Gente di mare 2" su RaiUno (19,39% di share contro il 24,46% di Bonolis), rubandole 500 mila ascoltatori rispetto alla settimana scorsa e confermandosi come una delle carte vincenti di Mediaset.

Dopo il passaggio al Biscione, su pressante richiesta dello stesso Piersilvio Berlusconi e di un contratto da 8 milioni di euro l'anno per quattro anni, Bonolis a suo tempo era partito pieno di buone intenzioni. La prima era abbandonare i programmi trash e caciaroni (come 'Ciao Darwin', appunto) per dedicarsi a trasmissioni più "elevate" come il "Senso della vita", nel quale discettare di cose più 'alte', con pregevoli ospiti in studio da intervistare. Infatti nel periodo del passaggio a Mediaset Paolino aveva parlato di "condizioni ottimali (in Mediaset) per realizzare alcuni progetti: "un programma sperimentale in seconda serata e la realizzazione di un laboratorio". Il programma in seconda serata non sembra aver mantenuto del tutto quel che prometteva, il laboratorio non è partito, la trasmissione del calcio la domenica pomeriggio ha trascinato Bonolis in un flop che poi Chicco Mentana ha cercato di risollevare e alla fine non è rimasto che rifare 'Ciao Darwin', rifugio sicuro per la rete e per gli investitori pubblicitari.

'Ciao Darwin 2007' è la solita simil-corrida con una gara che prevede prove "terribili" per concorrenti schierati in categorie contrapposte, nel caso di martedì scorso (25 settembre) Vergini contro Rifatte, che Bonolis domina e controlla alla perfezione. La trasmissione è sgangherata solo apparentemente.

Bonolis è bravo, non si può non riconoscerlo, e il programma regge solo per lui, che non avrebbe neppure bisogno della 'spalla' di Laurenti. Si muove tra i concorrenti e il pubblico e, con l'abilità di sempre, alza la voce, fa smorfie, prende in giro i concorrenti facendo il programma con e su di loro, mette in risalto i lati più ridicoli e divertenti delle persone, giocando sulla loro voglia di esibizionismo.

Martedì sera in contemporanea a Bonolis, su RaiTre andava in onda 'Ballarò', che si è classificato come terzo programma della serata (18,55% di share), ma la scelta più coraggiosa è stata quella di La7, che ha mandato in onda "Arancia meccanica" (per la prima volta su una Tv in chiaro), uno dei film che ha consacrato Kubrick al grande pubblico nel 1971. Non è possibile dilungarsi troppo su quello che è stato uno dei film cult degli ultimi 30 anni e che ha imprigionato Malcom McDowell in un ruolo dal quale ha fatto fatica ad uscire.

L'intelligenza del management di La7 ha fatto sì che la rete volgesse a proprio svantaggio quello che avrebbe potuto essere uno svantaggio. Data la presenza di scene di sesso e soprattutto violenza, il film non poteva essere trasmesso prima delle 22,30. Prima del film è così andato in onda "La meccanica dell'arancia", speciale condotto dal regista Alex Infascelli e scritto da Paolo Palmarocchi con testimonianze, tra l'altro, della vedova e del cognato di Kubrick, produttore del film uscito nel 1971, e con spezzoni di alcune interviste all'autore del romanzo Anthony Burgess (titolo originale del romanzo "A clockwork orange"). Alla fine è stato conseguito un decoroso (per la rete) anche se non certo eccezionale 4,55% di ascolto complessivo.

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