Un nuovo caso per ‘Gomorra’

È opportuno girare a Scampia la fiction ‘Gomorra’ o si danneggia l’immagine di una zona di Napoli che già ne deve subire tante (compresi alcuni veri e propri orrori)? Saviano si arrabbia per le resistenze sella Municipalità, De Magistris non ci sta e tutto torna in forse.

Il 28 gennaio dovrebbero iniziare a Scampia le riprese della serie televisiva “Gomorra” (omonima ma non coincidente con il libro e il film) per Sky ma il condizionale è d'obbligo, dal momento che il presidente della Municipalità di Scampia a Napoli, Angelo Pisani, ha negato "qualsiasi autorizzazione allo sfruttamento di immagini e luoghi in danno del territorio" per una fiction che avalli l'equazione Gomorra-Scampia. A sostenere la posizione di Pisani, oltre - pare - alla maggior parte della popolazione di Scampia, c'è anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, stufo di assistere al cliché delle Vele come territorio che sublima le faide camorristiche, ma il suo staff avrebbe fatto sapere che il sindaco non avrebbe negato l'autorizzazione per la realizzazione di quella che comunque resta un'opera artistica.

Insomma, un caso ingarbugliato che ha però visto farsi avanti Vincenzo Solombrino. Solombrino è il presidente della settima Municipalità, che raggruppa altri posti “caldi” della periferia napoletana (Secondigliano, Miano e San Pietro a Patierno) e lui ha invitato le troupe di “Gomorra”: “Vengano a girare a Secondigliano, che problema c'è”, dimostrando di non temere danni di immagine.

Tra le cose considerate provocatorie dagli abitanti di Scampia, l'atteggiamento della produzione. Ciro Corona presidente dell'associazione “(R)esistenza anticamorra”, ad esempio, ha detto di essere stato contattato per aiuti logistici e per “aiutarli a trovare comparse “pulite”, non legate al mondo criminale.
Pisani, invece, ha poi rivelato: "Il proprietario di un bar mi ha detto che la produzione di 'Gomorra' gli ha offerto 200mila euro per mettere a disposizione il suo locale. È previsto che questo locale infatti debba saltare in aria, come normalmente avviene nella realtà. La produzione ha poi pattuito la ricostruzione del bar al termine delle riprese".

Riccardo Tozzi di Cattleya ha parlato di cifre di fantasia per la questione del bar che doveva saltare in aria e contestato le ricostruzioni di Pisani. Chi si è arrabbiato molto è stato Roberto Saviano, secondo il quale preoccuparsi in una realtà come quella di Scampia di 'danni d'immagine' è davvero incredibile.

“Gomorra”, sceneggiata da Stefano Bises, Leonardo Fasoli e Ludovica Rampoldi, Stefano Sollima ('Romanzo Criminale - la serie') e con appunto Roberto Saviano come supervisore, è una serie, 12 puntate da 50 minuti, prodotta da Cattleya, per Sky, in collaborazione con Fandango. La fiction è stata già venduta in 8 Paesi e gode del patrocinio del ministero dell'Interno (supporto di mezzi della Polizia di Stato).

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