Una ‘Carta Bianca’ ancora da riempire

Dopo tanta attesa, notizie di altri inizi (si parlava del 26 ottobre) e di orari diversi (qualcuno aveva parlato persino delle 17 o poco più), rinvii, precisazioni rispetto alla non-collaborazione con Santoro (anche se i due giornalisti sottolineano la loro stima e amicizia reciproca), è partito finalmente il programma #Carta Bianca di Bianca Berlinguer (# all’inizio sottolinea il carattere social della trasmissione, che potrà essere seguita anche in diretta streaming dal portale di Rai.Tv e dall’app dedicata).

La nuova striscia quotidiana in diretta alle 18,25 su RaiTre vuole essere un approfondimento di mezz’ora su cronaca e politica. Fatti e storie di vita. #CartaBianca è un programma di Bianca Berlinguer, Luca Bottura, Maria Lucente, Pietro Raschillà. La regia è di Francesco Travaglini. Lunedì 7, in apertura, la Berlinguer inquadrata in primo piano, si è presentata al ‘nuovo pubblico’ talmente seriamente da risultare quasi ridondante (forse si rivolgeva al pubblico di ‘Geo’ che non conosce la sua storia?) e distaccata, quasi stesse leggendo ancora le notizie del Tg. Ma probabilmente, lo speriamo, tutto era solo mirato a trattenere l’emozione della prima puntata di una nuova avventura.

L’ex direttrice del Tg3 ha, infatti, voluto sottolineare fin da subito, il cambio di registro della nuova conduzione, che sarà meno formale e più sorridente rispetto a quella seria e impostata del Tg e di Linea Notte delle 24. Bianca Berlinguer ha tenuto poi a spiegare il titolo scelto per la striscia quotidiana che vuole richiamare un foglio bianco, senza righe, né margini come fosse un diario quotidiano, su cui scrivere liberamente, senza limitazioni e sembrava parlare col cuore in mano quando invitava il pubblico a seguirla, a non lasciarla sola in questa nuova avventura, in una fascia oraria non semplice. La grande incognita è, infatti, come fare a conquistare il pubblico che a quell’ora era abituato a vedere ‘Geo’ e anche gli altri che guardano altri programmi, magari, o che non guardano proprio la Tv alle 18.30.

Ecco che allora è stato introdotto il primo ospite (che la giornalista ha chiamato ‘complice’ come tutti quelli che interverranno nella trasmissione), ossia Renzo Arbore, invitato proprio per spiegare alla Berlinguer come fare "a venire Prima del Tg" anziché "Dopo il Tg", come cantava ai tempi di ‘Indietro Tutta’.  Renzo Arbore ha sfoderato subito la sua sapienza in quanto a linguaggio televisivo: “Il segreto è riuscire a dare una doppia lettura  per catturare sia il pubblico più colto e pretenzioso sia quello meno esigente; bisogna dunque usare un linguaggio semplice, sorridere e mettere però un po’ di pepe a quello che si dice”. Gradita la sua presenza ma forse non troppo riuscita, visto lo spaesamento sia dell’ospite che della conduttrice.

L’altro ‘complice’, è stato Ezio Mauro con cui la Berlinguer si è seduta (finalmente) a chiacchierare e con cui, pienamente a suo agio, ha commentato la Leopolda 7, l’argomento su cui verteva la prima serata della trasmissione. Non sono mancate, come d’altra parte ci si aspettava, le frecciatine o se vogliamo meglio dire le ‘critiche’ a Renzi e alla sua gestione del Pd, soprattutto rispetto alle minoranze, critiche non sempre esplicite, ma sottese a buona parte della puntata e degli interventi.

Presenza costante della trasmissione sarà invece Gabriele Corsi, del Trio Medusa, il cui compito è, o almeno dovrebbe essere, (per riprendere le caratteristiche del programma) fare sorridere con i suoi servizi in esterna e con il commento ironico in studio delle notizie ‘non date’, ovvero le notizie un po’ ‘strambe’ prese dal Web.

In questo primo caso Gabriele è andato alla Leopolda dove ha intervistato Richetti e ha cercato di parlare con Renzi senza però riuscirci. In realtà ci si aspettava un po’ più di ‘sana irriverenza’, un po’ più di quel ‘pepe’ e di quell’ironia di cui si parlava all’inizio.

Per quanto riguarda la scenografia, è stato scelto uno studio un po’ scarno, dove gli unici colori sono il rosso e il bianco, (probabilmente a ricordare il foglio intonso su cui scrivere) con cubotti trasparenti dove sedersi, verosimilmente anche un po’ scomodi.

La mezz’ora è tutto sommato volata e la breve durata della trasmissione sarà probabilmente anche la sua forza, lasciando la voglia al pubblico di approfondire in altre sedi. La Berlinguer, infatti, ha sottolineato che ‘Carta Bianca’ non vuole assolutamente essere un piccolo telegiornale e non vuole sovrapporsi al Tg delle 19 anticipandone le notizie. L’idea è molto buona, per ora il bersaglio non è stato del tutto centrato, ma probabilmente il programma avrà un successo maggiore col tempo, quando anche la ‘conduttrice’ avrà preso più confidenza col nuovo pubblico e col nuovo ‘spazio’ televisivo, acquistando in spontaneità e leggerezza, caratteristiche peraltro del linguaggio radiofonico che proprio l’ex direttrice ha preannunciato di voler usare, vista l’ora della messa in onda, in cui le persone vivono la Tv come una Radio. Un'ultima nota sull'ascolto: almeno per curiosità hanno guardato il programma in tanti e lo share è stato del 9.71%.

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