Domenica 2 aprile - una data scelta non a caso ma perché viene dopo i ‘pesci’ del 1° aprile - è l'International Fact-Checking Day. Si tratta di un’iniziativa internazionale, nata dalla collaborazione tra giornalisti e fact-checker di tutto il mondo. L'obiettivo dichiarato è quello di combattere la disinformazione in tutte le sue forme.
“Non farti ingannare, i fatti contano” è lo slogan del sito factcheckingday.com dedicato alla giornata, in cui sono evidenziate tutte le iniziative, condotte appunto a livello mondiale: lezioni di ‘buon giornalismo’, discussioni sul tema, ‘maratone di verifica’, perché il fact-checking è appunto verifica e controllo, condotto senza alcun pre-concetto e rigorosamente su fatti concreti e non contestabili, su quel che effettivamente accade, anche in rapporto alle facili promesse dei politici e delle autorità istituzionali. Ma soprattutto fact-checking vuol dire un’informazione credibile e verificata, che faccia giustizia di ‘leggende’, ‘bufale’ e falsità pseudo-giornalistiche, un genere purtroppo sempre più diffuso, soprattutto on line, spesso anche a fini di lucro (c’è infatti chi specula diffondendo falsa informazione e fa profitti prima che le ‘bufale’ vengano adeguatamente sbugiardate).
Proprio in questi mesi due piattaforme come Google e Facebook sono finite nel mirino, accusate da alcuni osservatori di agevolare la diffusione on line di ‘fake news’, e così ora hanno lanciato iniziative 'ad hoc' contro la ‘falsa informazione’. Google fa parte di 'First Draft News' in collaborazione con un gruppo di media; Facebook ha messo a punto un filtro contro le bufale on line, in fase di test negli Stati Uniti e in Germania.
Ma c’è anche un aspetto molto ‘italiano’ di questa giornata. Sempre domenica 2 aprile si tiene il primo evento in Italia pensato per insegnare ai giovani come informarsi on line in modo più consapevole. Ha luogo dunque un workshop educational, organizzato stavolta dall’associazione Factcheckers in collaborazione con Sky Academy, al quale partecipano oltre 100 ragazzi tra i 15 e i 18 anni, che si mettono alla prova nel riconoscimento delle fake news e nell’acquisire gli strumenti teorici e pratici per verificare le informazioni sul web.
L’obiettivo della giornata è quello di stimolare il senso critico dei ragazzi rispetto ai contenuti digitali con cui entrano in contatto, promuovendo la verifica dei fatti e un modo responsabile di informarsi. I ragazzi vengono per l’occasione ospitati nella sede Sky di Milano Santa Giulia e entrano in contatto diretto con i giornalisti di Sky Tg 24.
Grazie all’intervento di Stefano Moriggi e Paolo Ferri (esperti di media education presso l’Università di Milano-Bicocca), gli studenti acquisiscono un background teorico sul mondo digitale e sulla web-literacy, mentre gli esperti di digital factchecking Nicola Bruno e Raffaele Mastrolonardo mostrano loro gli strumenti e le competenze necessarie per verificare on line le notizie e le relative fonti.
Factcheckers è un’associazione no-profit nata nel 2016 appunto per promuovere l’educational fact-checking in Italia con un target mirato proprio su studenti, docenti e genitori. Si occupa della creazione di format innovativi per diffondere la cultura delle fonti e di una corretta informazione attraverso percorsi didattici e strumenti divulgativi. È partner dell’International Factchecking Network per l’organizzazione appunto del primo International Fact-Checking Day.
Sky Academy è un insieme di iniziative che attraverso il potere comunicativo della Tv e della creatività si propone di aiutare le nuove generazioni a esprimere il proprio potenziale. Tra i progetti c’è Sky Academy Studios, un’esperienza di apprendimento interattiva che offre agli studenti l’opportunità di accostarsi in modo critico al mondo dell’informazione e di imparare a costruire un servizio giornalistico.