“Aldo Moro – Il Presidente”, la fiction su Aldo Moro e la strage di via Fani, andrà finalmente in onda dopo varie rimondature il 5 e 6 maggio su Canale 5, a cura della Taodue. È una fiction ‘difficile’, che ha suscitato polemiche sia da parte della famiglia che della “vecchia” dirigenza DC.
Nel cast ci sono Michele Placido, che interpreta Marco Foschi (Mario Moretti), Libero De Rienzo (Valerio Morucci), Donatella Finocchiaro (Adriana Faranda), Massimo De Rossi (Giulio Andreotti), Giulia Michelini (Anna Laura Braghetti), Ninni Bruschetta (Oreste Leonardi), Gianluca Morini (Germano Maccari), Stefano Scandaletti (Prospero Gallinari), Diego Verdegiglio (Francesco Cossiga), per citarne solo alcuni.
È un film estremamente difficile, visto l'argomento trattato, che racconta lo scontro drammatico che si consumò all'interno della Dc, e fra la Dc e le altre forze politiche sulla scelta da fare, se cedere ai terroristi o meno e tutte le implicazioni politiche che essa ebbe. C'è Fanfani che tenta ogni strada, fino all'ultimo; Zaccagnini che non ha il coraggio dello strappo; Cossiga intransigente deciso a non trattare "perché andrei contro o ogni regola di legalità". Il no di Berlinguer alla trattativa e la posizione favorevole di Craxi.
Ma sono in pochi ad avere apprezzato la fiction presentata in anteprima a Roma. L'unico sarebbe stato Francesco Cossiga.
Dura la posizione della famiglia nella persona della moglie di Moro (e a nome anche delle vedove degli agenti della scorta uccisi), che in una lettera ha spiegato le sue motivazioni:
«In occasione della giornata della memoria per le "Vittime del Terrorismo" noi familiari dell'onorevole Aldo Moro e familiari dei caduti della sua scorta tutti, inviamo questa lettera ufficiale affinché la pubblica opinione possa venire a conoscenza dei fatti che si sono sviluppati intorno alla presentazione della fiction "Aldo Moro, il Presidente". Premettiamo che già molto prima del 16 marzo scorso, in occasione del trentennale della "Strage di via Fani" siamo stati contattati dalla Taodue Film per una visione privata ed in anteprima, di una sintesi della fiction sopra citata».
«Avevamo solamente richiesto, come unica condizione per essere tutti presenti, l'intimità dell'evento, anche perché in periodo di elezioni e per tutelare la nostra privacy e conseguentemente non sottoporla ad eventuali strumentalizzazioni politiche, nel pieno rispetto della memoria dei nostri cari che hanno sacrificato la loro vita per il bene del nostro amato Paese. Ma da marzo, questa presentazione "veniva spostata ad aprile, tra varie giustificazioni presentate dalla segreteria di produzione della fiction, sino a che alcuni giorni or sono ci è giunto un invito della "Fondazione della Camera dei Deputati" in cui l'attuale Presidente Pier Ferdinando Casini ci invitava all'iniziativa, da lui promossa, per la presentazione della fiction stessa (sicuramente all'oscuro di quanto già da mesi prima deciso). Non sappiamo quale funzionario di tale Fondazione poi, in maniera arrogante e non qualificandosi, si sia a noi rivolto per farci comprendere come la nostra presenza non avrebbe fatto la differenza e che la data del 23 aprile era inderogabile (come se sino ad oggi avessimo sempre cercato le luci della ribalta).
Di tutta questa vicenda ci rimane solamente l'amaro in bocca di essere stati "usati" solo a fini pubblicitari, quando l'intento iniziale, in maniera lodevole, era stato quello di dare una visione privata senza giornalisti e senza rappresentanti politici, un gesto di accortezza nei nostri confronti. Ma evidentemente, quanto da noi sofferto, la memoria dei nostri cari trucidati, il loro sacrificio per l'Italia, non è bastato a far comprendere le nostre ragioni di riservatezza e rispetto per la nostra intimità, venduti evidentemente, in nome di uno share o di una pubblicità che oggi purtroppo fanno tendenza e, rappresentano, l'essenza unica della nostra vita sociale... Grazie Taodue Film!».