Sono milioni gli italiani, o i figli e nipoti di italiani, che vivono all'estero. Per tenere unite le piccole comunità esistenti in ogni parte del mondo, la radio ha una grossa funzione di aggregazione sociale. Attraverso la voce e la musica, la nostra lingua resta viva tra chi non la parla quotidianamente e, anche in epoca di internet e di connessioni con tutto il mondo, consente di organizzare serate ed eventi che ricordino tradizioni, senza tralasciare il presente
I programmi in lingua italiana nel mondo sono decine, forse centinaia. Simbolicamente, abbiamo contattato Radio RaBe, emittente comunitaria della capitale svizzera Berna dove ogni sabato, dalle 11 alle 13, vanno in onda Waldimiro Rossi e Luigi Farulli con l'ormai celebre contenitore "Piazza Italia" (www.piazzaitalia.fm).
Com'è nato il vostro programma? Perché avete scelto di fare una trasmissione in italiano in una città dove si parla prevalentemente il tedesco?
Piazza Italia è la trasmissione radiofonica culturale per gli italiani e italofoni, in onda ogni sabato dalle ore 11 alle ore 13 su Radio Bern RaBe 95.6 MHz. Un servizio per la collettività italiana e italofona in Svizzera con musica, notizie, informazioni e tanto divertimento. La nostra trasmissione va in onda dal 16 marzo 1996, e insieme a Radio Bern RaBe, quest’anno compie 20 anni. Supereremo le 2000 ore di trasmissione! Lo scopo di Piazza Italia è rappresentare la voce del mondo italiano e italofono in Svizzera, informando obiettivamente e divertendo gli ascoltatori, valorizzando la spontaneità italiana con il massimo impegno, imparzialità, rispetto e determinazione. Piazza Italia rappresenta il tramite fra le associazioni e la collettività italiana.
Che radio è RaBe? Come vi siete inseriti in questa radio?
Indispensabile per il successo della trasmissione Piazza Italia è il supporto di Radio Bern RaBe, che con la sua continua attenzione nei confronti delle minoranze, ha reso possibile l’esistenza di uno spazio tutto dedicato alla cultura italiana. Durante i 20 anni di attività oltre a rappresentare la trasmissione radiofonica culturale per gli italiani e italofoni della regione di Berna, considerata più volte come esempio di integrazione dalla regione stessa, Piazza Italia ha offerto una piattaforma per associazioni e artisti italiani e italofoni in Svizzera.
Il programma è nato con entrambi voi conduttori da subito o vi siete conosciuti in un secondo momento?
Pensa… una sera ricevo una telefonata: «Miro, vuoi fare radio?» Risposi ridendo: «Radio io?! Ma se a malapena suono il pianoforte!». Mi chiesi come avrei potuto moderare una trasmissione… accettai! Iniziai con mio fratello, che purtroppo nel frattempo per altri impegni ha dovuto abbandonare questa avventura. Ricordo che registravamo la trasmissione durante la settimana e poi quando dovevamo andare in onda, inserivamo la cassetta e seguivamo la trasmissione come i nostri ascoltatori. Dopo poco mi ha raggiunto Gigi, che ancora oggi si occupa della selezione musicale.
Oltre alla radio, organizzate iniziative che uniscono la comunità italiana? Ce ne puoi raccontare qualcuna?
Piazza Italia, oltre la diretta radiofonica del sabato, promuove eventi associativi della comunità della regione di Berna e supporta programmi culturali come l’UNITRE.
Non siete l'unico programma in lingua italiana in Svizzera. Avete contatti con altre radio? O ognuna gestisce autonomamente i propri spazi?
Nella Svizzera tedesca assolutamente no. Collaboriamo con Radio Lora Italiana di Zurigo, che insieme a Piazza Italia rappresentano le trasmissioni più conosciute ed ascoltate. Entrambe le trasmissioni appartengono a radio differenti ed autonome.