Una settimana di ‘grandi notizie’

Murdoch cede quasi tutto a Disney, Sky compresa

 

Dopo le varie voci delle scorse settimane, è arrivata l'ufficialità. Walt Disney ha dunque raggiunto l’annunciato accordo per rilevare gran parte di 21st Century Fox di Rupert Murdoch (tranne Fox Broadcasting e le emittenti Fox News, Fox Business, FS1, FS2 e Big Ten Network), che possiede fra l’altro la notissima società di produzione cinematografica e televisiva 20th Century Fox.

Disney pagherà 52,4 miliardi di dollari in azioni, vale a dire 0,2745 azioni per ogni titolo di Fox, per un valore complessivo della transazione pari a circa 66,1 miliardi. Disney rileverà anche Fx Networks, National Geographic Partners, Fox Sports Regional Networks, Fox Networks Group International, Star India e le partecipazioni di Fox in Hulu, Sky, Tata Sky e Endemol Shine Group.

In base ai termini dell'accordo, l'amministratore delegato e presidente di Disney Bob Iger resterà in carica fino al 2021. Disney emetterà circa 515 milioni di nuove azioni per gli azionisti di Fox, quota che rappresenta circa il 25% della società.

Dal punto di vista cinematografico, l'acquisizione riunisce fra l’altro X-Men, Fantastici Quattro e Deadpool con la famiglia Marvel; per la Tv, l'aggiunta di Sky consente di ampliare molto l'offerta di Disney, visto che il gruppo britannico raggiunge quasi 23 milioni di famiglie nel Regno Unito e in Irlanda, Germania, Austria e Italia, mentre Fox Networks International ha oltre 350 canali in 170 Paesi.

Dal canto suo Murdoch torna al ‘primo amore’: l'informazione con canali come Fox News e Fox Sports 1. Resta ora da capire se ci sarà il via libera dell’Antitrust (la Giustizia americana ha recentemente bloccato le nozze tra AT&T e Time Warner, fra molte polemiche).

 

Torricelle: a Verona antenne radio-tv sequestrate: clamore, polemiche, guerra legale

 

Alla fine tanto tuonò che piovve a Verona. Sono finite sotto sequestro giudiziario le ‘famose’ antenne radio-tv poste presso la postazione delle Torricelle, su disposizione della Procura scaligera, con un provvedimento firmato dal Pm Gennaro Ottaviano, ‘sfinito’, pare, da una vicenda grottesca, infinita, inconcludente, dopo decenni di abusivismo su cui tutti avevano chiuso gli occhi. Segnali spenti, dunque, per buona parte della FM cittadina della località veneta e per le Tv, non solo locali (ma qualche segnale ha ora ricominciato ad apparire grazie a probabili ‘soluzioni d’emergenza’).

La vicenda è nota grazie soprattutto al programma Rai “Report”, che ne ha riparlato a lungo anche ieri sera. Tutto nasce dal mancato rispetto di vincoli monumentali e paesaggistici per l’installazione dei ripetitori (in una zona storica e ‘protetta’), effettuata molti anni fa senza il pagamento di alcun canone (solo di recente sono stati richiesti, teoricamente anche con tanto di arretrati) nella sostanziale indifferenza del Comune. Si era cercato nei mesi scorsi di trovare una soluzione ma la vicenda non trovava appunto alcuna definizione. Di qui il precipitare degli eventi, che rimette finalmente tutto in discussione.

 

Mediaset-Vivendi: aria di accordo

 

Mediaset ha dunque 'blindato' le norme per la composizione del Cda, rendendo più forte il controllo di Fininvest, in chiara chiave anti-Vivendi. Ma Vivendi ‘ha abbozzato’ non presentandosi all'appuntamento con l’assemblea che ha deciso appunto in tema di nuove norme per la nomina del Cda, che ‘penalizzano’ le minoranze.

C’è in realtà aria di accordo fra Mediaset e i francesi di Bollorè, dopo tanta guerra. I due contendenti hanno ottenuto nuovi rinvii della causa al Tribunale di Milano e si andrebbe invece ora a una nuova e pur complessa intesa.

Intanto Telecom Italia (società controllata dai francesi) e Mediaset trattano in modo serrato per raggiungere l'accordo sulla cessione di contenuti Premium per la piattaforma Tim Vision. Gli incontri tra le parti starebbero convergendo verso un contratto di sei anni che riguarda cinema e serie Tv.

In gennaio c’è poi un’altra importantissima scadenza per tutti: quella dell’assegnazione dei diritti Tv del campionato di calcio.

 

Arbore fa felice RaiDue

 

È stato un vero e proprio boom di ascolti quello di mercoledì scorso 13 dicembre per RaiDue, in occasione della prima puntata di ‘Indietro tutta 30 e l'ode’, la trasmissione rievocativa in due puntate di ‘Indietro tutta’ (trent’anni dopo) con lo stesso Arbore, Frassica e la conduzione di Andrea Delogu: la ‘lezione universitaria’ ai ragazzi presenti in studio del notissimo showman foggiano ha sfiorato i 4milioni di spettatori e ha addirittura vinto la prima serata con il 19,2% di share.

Ottima l’iniziativa, ben ideata e condotta, fra presente e passato, la trasmissione, effetto nostalgia che ha funzionato a meraviglia e tanto tanto divertimento, ancor oggi. Ma perché solo due puntate e perché Arbore non viene di nuovo ingaggiato in forma fissa dalla Rai? L’idea è che nessuno a RaiDue e alla Rai in generale avesse immaginato quel che sarebbe successo mercoledì (e succederà di nuovo mercoledì 20). Purtroppo una rondine non fa primavera…

 

La scomparsa di Everardo Dalla Noce

 

È morto nei giorni scorsi Everardo Dalla Noce, noto giornalista radio-televisivo della Rai. Storica voce di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, nonché per anni inviato del Tg2 alla Borsa di Milano, Dalla Noce aveva 89 anni e per 30 aveva lavorato nella Radio e nella Tv pubblica.

Elegante, colto, intelligente, garbato e autorevole quanto non privo di una punta di civetteria, Dalla Noce in anni più recenti era diventato un beniamino del pubblico Tv perché coinvolto da Fabio Fazio in ‘Quelli che il calcio’ in qualità di tifoso della Spal. Ferrara era infatti la sua città di origine e partendo da qui Everardo (destinato alla notorietà fin dal nome) aveva esordito come radiocronista sportivo, occupandosi di calcio e anche di altre discipline.

 

La Rai trasmetterà le Olimpiadi invernali 2018

 

Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha approvato l’accordo con Discovery (che ha conquistato i diritti di tutte le prossime Olimpiadi) per l’acquisizione dei diritti radiotelevisivi in chiaro delle Olimpiadi invernali del 2018 in Corea, che la Rai quindi trasmetterà, dopo 8 anni di assenza. Inoltre, il Cda ha approvato lo schema negoziale per le Olimpiadi estive del 2020 in Giappone.

Resta invece aperta la questione dei Mondiali di calcio 2018 senza l’Italia (salvo clamorose novità), che la Rai potrebbe perdere a favore di Mediaset, cosa che provocato già molte polemiche.
Il Cda Rai ha poi esaminato le linee di sviluppo della fiction Rai per il 2018 presentate dalla Direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta. Il nuovo palinsesto fiction sarà all’insegna dell’innovazione e della sperimentazione mantenendo forte il cardine del racconto del Paese. Andreatta ha inoltre illustrato i ‘risultati straordinari’ conseguiti nel 2017, con 128 serate dedicate alla fiction su Rai1, di cui 101 in prime time e 27 repliche, e 18 serate in prime time su Rai2.

 

Il Parlamento Europeo vara norme restrittive sulla diffusione delle Tv nazionali all’estero

 

L'Europarlamento affossa, fra molte polemiche, la possibilità per chi vive o viaggia all'estero di guardare on line film, serie e show prodotti e trasmessi dalla propria Tv nazionale. Esulta l'industria cinematografica e audiovisiva italiana e vincono gli eurodeputati del Pd, che hanno anche votato contro le indicazioni del Gruppo socialista europeo. Viene lasciata la possibilità di rendere accessibili dall'estero solo Tg e programmi d'informazione.

Il regolamento 'SatCab' prevedeva in origine una semplificazione in tema di accesso on line transfrontaliero a produzioni e coproduzioni audiovisive nazionali Ue, senza intaccare i cosiddetti contenuti 'premium' (quali grandi serie internazionali acquisite con forti spese per i diritti). L'Europarlamento ha però deciso diversamente e le Tv pubbliche europee hanno sottolineato come venga così «respinto un accesso migliore alla cultura europea per i cittadini».

L'Anica parla invece di “grande risultato”, in quanto «il settore audiovisivo è una leva strategica dello sviluppo culturale ed economico europeo e l'Italia è al centro di questo sistema». Sul tema ci saranno comunque ancora prossimi round.

 

‘X-Factor’ chiude in gloria, parte ‘Masterchef’

 

L’edizione 2017 di “X Factor Italia” si è chiusa nei giorni scorsi con la finale-evento live al Mediolanum Forum di Assago, che ha incoronato vincitore Lorenzo Licitra, Un’edizione che non ha colpito molto i critici ma ha raggiunto nuovi record d’ascolto, di voti e sui social network. In specifico, la finalissima del talent show prodotto da FremantleMedia Italia è stata seguita su Sky Uno/+1 HD, TV8 e Cielo da 2.783.749 spettatori medi, con una share complessiva di ben l’11,23%. È dunque la finale più vista di sempre del talent show targato Sky, in crescita del 22% rispetto all’edizione 2016 e risultando fra l’altro il secondo programma più visto di tutta la Tv italiana, appunto nella serata della finale.

Intanto è stata presentata nella sede di Sky a Santa Giulia la settima edizione di ‘MasterChef Italia’, in onda dal 21 dicembre alle 21.15 su Sky Uno Hd e disponibile su Sky On Demand. Principale novità di un format solidissimo, realizzato per Sky da Endemol Shine Italy, è la presenza della chef Antonia Klugmann al posto di Carlo Cracco.

 

Il nuovo modello produttivo dei media vaticani

 

Il sistema dei media vaticani adotta un nuovo modello produttivo fondato sull’integrazione e la gestione unitaria, in sintonia con la riforma voluta da Papa Francesco. Ad annunciarlo è la Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.

Il fulcro del sistema, frutto di un processo di consolidamento sul piano economico e tecnico, è rappresentato dal Centro Editoriale Multimediale: una struttura unificata per la produzione quotidiana di qualsiasi tipologia di contenuto (audio, testi, video, grafica) in modalità multilingua e multicanale, che opera sotto la guida della Direzione Editoriale e in coordinamento con altri gruppi di supporto. Al suo interno confluiranno progressivamente circa 350 unità tra redattori e tecnici provenienti da tutte le 40 redazioni linguistiche e dalle 9 istituzioni che compongono la Segreteria per la Comunicazione (a partire dal primo gennaio il percorso si completerà con l’accorpamento dell’Osservatore Romano, del Servizio Fotografico e della Tipografia Vaticana).

Il nuovo portale web sarà www.vaticannews.va e Vatican News sarà anche il nuovo logo che rappresenterà gran parte del sistema comunicativo. La nuova immagine comprenderà anche il marchio Vatican Media, che coincide con tutto ciò che riguarda la produzione multimediale, indipendentemente dal mezzo di trasmissione.

A completare il quadro c’è Radio Vaticana Italia: logo riferito ad una Radio di flusso a livello nazionale disponibile in DAB +, digitale terrestre e FM nell’area romana che copre l’informazione vaticana e commenta l’attualità con gli occhi della Chiesa.

 

I rischi della fine della net-nutrality

 

Clamore e qualche preoccupazione per l’annunciata abolizione della net-neutrality negli Stati Uniti. L’ha deciso la Commissione federale delle telecomunicazioni americana (Fcc), che ha stabilito di ribaltare il principio per cui i fornitori della connettività (gli Internet service providers, Isp) non possono discriminare il traffico in rete, privilegiando, per esempio, chi paga di più.

Come ha spiegato il commissario di AgCom Antonio Nicita, tuttavia, “non cambia nulla nell'Europa dei 27 e anche nel Regno Unito. Vige un regolamento, approvato dal Parlamento. Il principio fondamentale è che gli operatori non possono in alcun modo discriminare il traffico se non su servizi speciali, come la salute e le auto che si guidano da sole, che arriveranno in futuro e che hanno bisogno di una altissima connettività”.

Pubblica i tuoi commenti