Una soluzione positiva per l’Osservatorio Balcani-Caucaso

 

OBC, uno dei più prestigiosi portali d'informazione sui Balcani, è salvo. La mail di ringraziamento per avere sottoscritto la petizione a favore di OBC, ‘promossa’ anche da noi di Millecanali, ha portato dei risultati.

Scampati i licenziamenti, si è trovato il compromesso con una dimissione volontaria e la riduzione degli orari del resto della componente giornalistica. Si conclude così con esito positivo la vertenza che ha visto coinvolto OBC in questi mesi. Con una certezza: il grande sostegno dimostrato da tutti i lettori e le lettrici del sito verso l’Osservatorio.

La campagna per salvare OBC si era aperta dopo che la Provincia Autonoma di Trento, principale finanziatore del portale (che ha sede a Rovereto), aveva deciso di tagliare drasticamente i finanziamenti, cosa che avrebbe portato ad una riduzione di metà del personale ma soprattutto a non avere più quell’informazione di qualità, affidabile, seria e precisa che l’Osservatorio assicura e che da circa 15 anni segue gli eventi di una parte d’Europa (e non solo) spesso trascurata, dimenticata, se non snobbata, dai media.

La redazione ha voluto ringraziare con questa lettera pubblicata sul portale, che pubblichiamo a nostra volta con piacere:

“Innanzitutto è avvenuto che la comunità che in questi anni si è creata attorno a noi ed ha accompagnato il progetto Obc ha dimostrato tutta la sua solidarietà. Un appoggio straordinario, di migliaia di persone e centinaia di associazioni, università, testate giornalistiche e istituzioni. Un punto per tutti noi da cui ripartire.

Poi abbiamo ricevuto la conferma che l'Unione Europea avrebbe continuato a sostenerci con un nuovo progetto a sostegno della libertà dei media. Avremo modo di parlarvi della nuova iniziativa in modo approfondito nelle prossime settimane.

Infine le istituzioni trentine hanno preso atto che Obc è un servizio messo a disposizione del nostro territorio e dell'Europa tutta e che merita un rilancio.

Tutto questo ha portato a una soluzione che evita licenziamenti: grazie ad una dimissione volontaria e alla solidarietà interna che ha portato ad un rilevante ridimensionamento degli orari della componente giornalistica della struttura.

Ora è quanto mai necessario lavorare assieme ai nostri storici sostenitori per rilanciare con ambizione il nostro progetto.

Vogliamo concludere ringraziando una volta ancora voi lettori, amiche, amici. È soprattutto grazie a voi che Osservatorio Balcani e Caucaso potrà quest'anno festeggiare i suoi 15 anni di lavoro e, assieme a voi, continuare a lavorare per l'Europa che vogliamo: democratica, sostenibile e solidale”.

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