Uno spot un po’ “nostalgico”

Rai, sempre Rai al centro dei discorsi e delle polemiche.

Mentre si procede con le nomine dei vicedirettori, in Commissione di Vigilanza il direttore generale Saccà è stato chiamato a riferire su una serie di questioni, fra cui il famoso appalto a Datamedia-Cirm dei sondaggi

elettorali; a questo proposito va segnalata l'opportuna decisione di Datamedia, annunciata dal presidente Natascia Turato, di sospendere per

tutto il periodo di validità del contratto con la Rai i sondaggi politici per altri committenti, sia pure con due eccezioni annuali. Pare di capire, insomma, che Berlusconi non potrà più sbandierare a ogni piè sospinto i trionfali sondaggi della stessa Datamedia.

A parte questa vicenda, si è parlato anche dello spot de "Il Borghese" su RadioRai: si è trattato di un annuncio (non di uno spot, per la precisione) letto da speaker Rai, che facendo pubblicità all'allegato alla rivista con i discorsi di Mussolini, assicurava che il Duce era ritenuto, ormai, "da molti un grande statista". Un'affermazione davvero becera, il cui impatto è forse sfuggito a chi ha autorizzato la messa in onda.

Saccà in Vigilanza non ha difeso l'autorizzazione alla diffusione della pubblicità del "Borghese", parlando anzi di "leggerezza" e "burocratismo" e assicurando che una cosa del genere "non si ripetera più". Lo speriamo anche noi.

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