Valsugana Tv: un’altra vittima delle ‘graduatorie’

L’operazione di liberazione dei canali 61-69, fra mille iniquità e ‘follie’, ha anche spento diverse piccole Tv che potevano e dovevano essere salvaguardate. Il Ministero non ha però voluto sentire ragioni ed ecco cosa è successo in Valsugana…

Riprendiamo la notizia dal sito del quotidiano trentino 'L'Adige':

“Una sorte avversa pare abbattersi sulle piccole emittenti della Valsugana. Dopo Tesino Tv che ha (da poco) chiuso i battenti per difficoltà economiche e organizzative, ora lo stesso destino, ma con motivazioni diverse, segna anche Valsugana Tv. La piccola emittente che ha riempito gli schemi televisivi di migliaia di famiglie in valle dal dicembre dello scorso anno, sospende le trasmissioni dalle 12 del 28 dicembre. «Ci siamo rivolti a tutti per salvare la situazione - dichiara con amarezza Eraldo Busarello , socio volontario della cooperativa Senza Barriere onlus e anima dell'emittente - ma la legge italiana in soli due giorni ci ha sbattuti fuori».

Dall'appalto per l'aggiudicazione dei canali televisivi, Tele Belluno, che ha ceduto uno dei suoi canali (cinque in tutto) a Valsugana Tv, è rimasta esclusa: «I canali sono stati acquistati dalle compagnie telefoniche multinazionali e cento emittenti televisive come la nostra sono state penalizzate - continua Busarello. Il «nero» che comparirà sullo schermo avrà serie ripercussioni anche dal punto di vista occupazionale. «Qualcuno perderà il posto di lavoro - conferma ancora Busarello - e più di trecentomila euro di investimenti andranno perduti. Non mi vergogno a dirlo - aggiunge - . Ho anche pianto. Io credo che, come le minoranze linguistiche che hanno la loro Tv, anche la Valsugana, con 80 mila persone, merita di averne una propria».

Da un anno le trasmissioni dell'emittente, affiancate a quelle di Tesino Tv, hanno avuto il merito di riportare alla luce frammenti di umanità intessuti di tradizione e consuetudini che avevano i volti conosciuti degli amici, della famiglia, di ricordi perduti e ritrovati oltre naturalmente all'informazione al servizio delle istituzioni locali”.

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