Verso una radio più targettizzata

Alcuni interessanti consigli per gli editori radiofonici e per i pubblicitari più attenti verso questo mezzo in un rapporto Icon Intermatrix/Astra condotto per l’Upa.

Se da un lato il mondo radiofonico deve imparare a specializzarsi sempre di più, arrivando a definire e conoscere meglio il proprio pubblico e gestendo opportunamente anche il fenomeno del progressivo invecchiamento dei propri ascoltatori tradizionali, dall'altro le "truppe" dei pubblicitari devono imparare a valutare meglio le specificità del mezzo, che non conoscono ancora a sufficienza nelle sue potenzialità. Secondo quanto riportato in un rapporto Icon Intermatrix/Astra condotto per l'Upa sui destini delle radio nostrane, ci sono diverse motivazioni alla base del crollo della raccolta pubblicitaria della radio sia nel 2001 (- 12,6%) che nel 2002 (- 9%) e occorre adesso capirle a fondo per poter tracciare le linee per la ripresa.

In base a quanto affermato dagli operatori del settore, infatti, nel 2003 il trend dovrebbe invertirsi: gli investimenti pubblicitari sulla radio torneranno probabilmente a crescere, con un + 2,8%, a quota 444 milioni di Euro.

Punti di forza del rilancio saranno, presumibilmente, il consolidamento della leadership della radio presso i giovani e l'attitudine del mezzo a dare vita a operazioni di comunicazione, in sinergia con Internet e con il mondo del marketing e degli eventi.

Per le concessionarie il consiglio è invece quello di tenere duro sui prezzi, per poterli aumentare in prospettiva, dopo che di recente si era avviata una pericolosa spirale al ribasso, con sconti selvaggi e effettivi danni un po' per tutti.

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