Vicende di Tv locali

Telelombardia con un pesce d’aprile conquista le prime pagine, Telenorba ‘inquieta’ l’Ordine dei giornalisti.

Per Telelombardia vediamo quanto ha scritto il sito ww.corriere.it:

«Massimo Cacciari ministro della Cultura di un futuribile "governo di buon senso"O Un'ipotesi affascinante, se non altro perché proprio al sindaco di Venezia, storico rappresentante del centrosinistra veneto e alfiere ante-litteram del Partito Democratico, il gossip nostrano attribuisce ormai da anni un fantomatico flirt con Veronica Lario, la signora Berlusconi. Ma proprio questo particolare avrebbe forse dovuto far scattare qualche campanello di allarme e far prendere con le pinze la notizia battuta dall'Ansa alle 23,17 di lunedì, quella che attribuiva al Cavaliere in persona una prima apertura su possibili larghe intese con il centrosinistra: «Non escludo nulla sul futuro - veniva fatto dire al leader del Pdl nel lancio di agenzia - . Per il bene del Paese, se si dovesse verificare un pareggio al Senato, la soluzione migliore sarebbe un governo di buon senso, non di parte». Era un pesce d'Aprile, partorito negli studi di Telelombardia. Ma in quel momento nessuno ancora lo sapeva.

Galeotto fu l'orario: a quell'ora molti quotidiani sono in chiusura, a un passo dall'andare in stampa, mentre altri già hanno le rotative in movimento. Difficile compiere verifiche in tempi così stretti. L'Ansa, del resto, è affidabile e poi della cosa si occupa anche l'Apcom. Due agenzie che dicono la stessa cosa fanno già una mezza conferma. Quindi la notizia irrompe subito nelle edizioni online dei giornali italiani e trova spazio nei pastoni politici appositamente riaperti prima del «si stampi» al proto. Poche decine di minuti, con frenetici giri di telefonate agli esponenti politici più vicini al Cavaliere, tutti a confermare di non sapere nulla della svolta del capo che ancora nel pomeriggio diceva un secco no all'ipotesi di un «Veltrusconi», bastano però per capire che forse i conti non tornano e che quelle dichiarazioni, che a leggere i comunicati sarebbero emerse da «uno speciale di Telelombardia», in realtà non sono mai state fatte. È lo stesso Berlusconi a premurarsi di smentire, sempre a mezzo agenzie di stampa: «Non mi risulta di aver fatto interviste a Telelombardia in questa campagna elettorale e soprattutto non ho mai fatto i nomi di Mario Monti e di Massimo Cacciari come possibili ministri». Ma sono già le 00.37 e a quel punto la frittata è fatta: solo pochi giornali sono in grado di ribattere e di correggere la notizia. Chi non ha potuto fermare le rotative, si ritrova in edicola con la notizia-bufala...

Le prime agenzie della mattina confermano che si è trattato di un pesce d'aprile. L'amministratore delegato di Telelombardia, Raffaele Besso, che ha anche la carica di direttore responsabile dei servizi informativi dell'emittente, si affretta a spiegare che «si è trattato di un'iniziativa il Primo d'Aprile, uno scherzo» e che «la redazione non ne sapeva nulla». Ma nelle altre redazioni c'è fermento e la trovata non deve essere stata digerita troppo da chi si è ritrovato costretto a gettare migliaia di copie al macero o a presentarsi ai lettori con un titolo farlocco. Chi, come noi, prova a contattare lo stesso Besso per farsi raccontare come sia nata l'idea della burla si sente rispondere che c'è una riunione in corso e che in ogni caso l'azienda ha deciso che la vicenda sarà commentata con un comunicato stampa. Cosa che effettivamente avviene poche decine di minuti più tardi.

È direttamente l'editore dell'emittente, Sandro Parenzo, ad accollarsi ogni responsabilità per l'accaduto, per quella che viene definita «l'intervista che non c'è». «Riteniamo - si legge nel comunicato - che un sorriso in una campagna elettorale che tende ad avvelenarsi possa costituire un esile invito alla moderazione»...

Tuttavia la bravata non è piaciuta all'Ordine nazionale dei giornalisti, il cui segretario, Enzo Iacopino, evidenzia come "i giornalisti non devono trasformarsi in burloni o apprendisti stregoni"».

Di tutt'altro genere la vicenda di Telenorba, che come ricorda www.repubblica.it, riguarda la cronaca nera:

«L'Ordine dei giornalisti della Puglia ha scritto alla direzione di Telenorba chiedendo di acquisire la registrazione della puntata del "Graffio" trasmessa il 31 marzo da Telenorba7 e dedicata all'omicidio della studentessa inglese Meredith Kaercher, trovata uccisa in casa a Perugia il 2 novembre scorso. Nel corso del programma sono state trasmesse le immagini del luogo dell'omicidio e del cadavere della ragazza girate dalla Polizia scientifica il giorno del ritrovamento, immagini che sono state "rilanciate" anche dalle Tv nazionali. L'Ordine ha ritenuto di dovere acquisire la registrazione del programma anche in seguito alle numerose segnalazioni e proteste giunte da parte di cittadini e colleghi e discuterà nella prossima riunione del Consiglio convocata per l'8 aprile se vi siano state violazioni deontologiche da parte dei giornalisti che hanno realizzato il programma».

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