Vigilanza: Orlando sempre in attesa

Non si è sbloccata neppure ieri la situazione della Commissione di Vigilanza, dove Leoluca Orlando è sempre in attesa della nomina a presidente. Non si è sciolta la difficoltà di trovare un accordo complessivo fra PD e PDL sui vertici della Rai. Ma oggi potrebbe anche succedere qualcosa…

Nuova fumata nera, ieri, per l'elezione del presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Anche la seduta di ieri è stata infatti disertata dai membri della maggioranza. Oggi è prevista una nuova convocazione.

Intanto, i radicali vogliono chiedere ai presidenti di Camera e Senato di dare seguito alla decisione che i lavori della Commissione vadano avanti a oltranza finché non si arrivi all'elezione del presidente che, per l'opposizione, resta sempre Leoluca Orlando.

Questa stucchevole partita, in cui la maggioranza voleva scegliere il candidato tradizionalmente destinato alla minoranza, si è ora di nuovo impantanata su una serie di difficoltà interne al PD e sulle incerte (per ora) risposte della maggioranza all'idea di rieleggere poi alla presidenza della Rai Claudio Petruccioli (per la maggioranza la partita è unica, fra Vigilanza e vertici Rai, anche se le regole vigenti prevedono altre procedure).

Nel PD, forse per facilitare l'accordo, qualcuno aveva pensato di candidare alla presidenza Rai (che spetterebbe anch'essa al Centro-Sinistra o all'opposizione in genere) Pietro Calabrese, accanto alla direzione generale sempre assegnata a Stefano Parisi, con la maggioranza in Cda naturalmente al Centro-Destra. Ben strana scelta, per la verità, quella di Calabrese come 'presidente dell'opposizione', visto che il giornalista è stato fino a poco tempo fa direttore di 'Panorama' della Mondadori (famiglia Berlusconi), periodico collocato su posizioni di Centro-Destra (anche con gli editoriali dello stesso Calabrese).

Naturalmente qualcuno ha avuto da ridire su questo "candidato del Centro-Sinistra" e allora forse per togliersi dall'impiccio Veltroni ha ricandidato Petruccioli, mettendo un certo scompiglio nel Centro-Destra (che ha preso tempo). Si parla poi, come di consueto, di una riforma della Rai, anche immediata, ma l'esito più probabile appare invece quello di elezioni ("quasi contemporanee" o meglio collegate) di Orlando da una parte e poi dei nuovi vertici Rai. Il Centro-Destra ha fretta adesso, dopo che la maggioranza in Cda è passata al Centro-Sinistra (Malgieri è ora parlamentare e non partecipa più al Cda) e incombono decisioni importanti, come, per esempio, la nomina del nuovo direttore di RaiUno. E poi c'è quell'accordo con Sky con non è stato affatto digerito dalla maggioranza.

La ricandidatura di Petruccioli potrebbe adesso sciogliere i nodi, ma non è affatto sicuro...

Mauro Roffi

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