Vediamo la cronaca dei fatti grazie al sito www.repubblica.it: «Sergio Zavoli è il nuovo presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Il senatore del Pd è stato eletto alla prima votazione con 34 sì, un voto nullo (per Riccardo Villari), nessun contrario e quattro astenuti. Zavoli, 85 anni, nato a Ravenna e cresciuto a Rimini, è uno dei più autorevoli giornalisti televisivi italiani. È stato tra l’altro condirettore del Telegiornale al tempo in cui in Rai c’era una sola test…
Vediamo la cronaca dei fatti grazie al sito www.repubblica.it:
«Sergio Zavoli è il nuovo presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Il senatore del Pd è stato eletto alla prima votazione con 34 sì, un voto nullo (per Riccardo Villari), nessun contrario e quattro astenuti.
Zavoli, 85 anni, nato a Ravenna e cresciuto a Rimini, è uno dei più autorevoli giornalisti televisivi italiani. È stato tra l'altro condirettore del Telegiornale al tempo in cui in Rai c'era una sola testata giornalistica, direttore del Gr1, presidente della Rai e direttore del quotidiano 'Il Mattino'.
Soddisfatto per la nomina, innanzitutto lo stesso Zavoli che ha definito la sua elezione alla quasi unanimità, un "buon segnale" per il Paese, "il segno di qualcosa che servirà a colmare il vergognoso vuoto che ci ha preceduto al quale ovviare con fretta, ma senza fucili spianati, in modo sobrio e ragionato, prendendo decisioni nello spirito che ha animato la riunione di oggi". A partire, annuncia Zavoli, "dal regolamento per la campagna elettorale in Sardegna" e "dalla nomina del cda Rai" che sarà affrontata alla prima riunione.
Poco dopo il voto, il neOEletto presidente della commissione di Vigilanza è stato chiamato in causa per la partecipazione di Gioacchino Genchi ad 'Annozero' di Michele Santoro. Una partecipazione che secondo Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliarello pone "un problema di opportunità che sta diventando un problema di decenza". I due parlamentari del centrodestra hanno quindi chiesto che Zavoli "approfondisca la questione e assuma le conseguenti determinazioni".
"Io - ha sottolineato Zavoli - rappresento un principio e un monito, un messaggio al Paese: se il Parlamento vuole è in grado di risolvere i suoi problemi, la politica può decidere, e c'è molto bisogno di politica quando la politica stessa sembra voltarci le spalle".
Il segretario democratico Walter Veltroni si è detto sollevato dall'elezione di Zavoli, che chiude la controversa e convulsa parentesi aperta con la contestata nomina da parte della maggioranza del senatore del Pd Riccardo Villari, poi di fatto "sfiduciato" dai presidenti di Camera e Senato. "Sergio Zavoli è uno dei protagonisti della storia della Televisione e dell'informazione italiana, una persona competente al posto giusto: è un'ottima notizia per le istituzioni e per il pluralismo della comunicazione", ha commentato il leader del Pd.
Chi invece non nasconde l'insoddisfazione è l'Idv di Antonio di Pietro. E non per la nomina di Zavoli ma per quella che, secondo i capigruppo dell'Italia dei Valori Massimo Donadi e Felice Belisario, è "una gravissima conventio ad excludendum nei confronti dell'Italia dei Valori. Siamo l'unica forza parlamentare esclusa da qualsiasi carica istituzionale, in particolare da quelle legate al sistema dell'informazione".
La Commissione ha eletto anche l'ufficio di presidenza nominando Giorgio Lainati (Pdl) e Giorgio Merlo (Pd) vicepresidenti. Davide Caparini (Lega Nord) ed Enzo Carra (Pd) sono invece i due nuovi segretari rispettivamente con 19 e 13 voti. La commissione ha poi espresso due schede nulle, due bianche e un voto per Sardelli, ex segretario dell'era Villari, non riconfermato evidentemente per aver sostenuto le ragioni del contestato ex presidente di Vigilanza».