Alessio Boni, che interpreta Walter Chiari in modo mirabile, ricostruendolo esattamente com’era, è la ‘chiave di volta’ della fiction Rai realizzata da Casanova. Ma per un pregio ci sono anche alcuni difetti…
Era difficile rendere a tutto tondo la personalità di Walter Chiari, che in effetti esce da questa fiction di RaiUno, prodotta da Luca Barbareschi con la sua Casanova, dipinto a tinte forse un po' troppo diluite. Alla fine però la fiction su Walter Chiari è piaciuta (21% di share circa) e molto lo deve alla bravura di Alessio Boni, che ha studiato il personaggio così bene nei tic, nei modi di fare e nelle tonalità della voce da farlo letteralmente rivivere sullo schermo. Una cosa un po' impressionante per chi ricorda il vero Walter Chiari sul piccolo schermo (e non solo).
L'Unico neo è che Chiari ne esce come un simpatico guascone, un gran buono che viveva gli amori come un adolescente (ma molte relazioni furono invece burrascose e difficili), insomma come un 'innocente per definizione'. E se Enzo Monteleone ha voluto dipingere più l'uomo che l'artista, Chiari non ha svelato probabilmente tutti gli aspetti della sua personalità e del suo carattere, mettendo forse eccessivamente in positivo anche quelli negativi.
Altrettanto poco definiti e in bianco e nero i caratteri delle sue donne, una Lucia Bosè molto superficiale nelle relazioni e che gli preferirà Dominguin o Ava Gardner, volgare e appassionata o ancora Valeria Fabrizi, l'amica un po' materna. E alcune ricostruzioni storiche d'epoca ci sembrano affascinanti ma un po' di maniera.
“Walter Chiari, fino all'ultima risata” è una miniserie in due puntate coprodotta da Rai Fiction e Casanova Multimedia, prodotta da Luca Barbareschi, per la regia di Enzo Monteleone, che firma anche soggetto e sceneggiatura con Luca Rossi. Con Alessio Boni, straordinario nel ruolo di Walter Chiari, come detto, ci sono Bianca Guaccero nei panni di Valeria Fabrizi, Dajana Roncione (Alida Chelli), Anna Drijver (Eva Gardner), Karin Proia (Sophie Blondel), Caterina Misasi (Lucia Bosè) e Gerry Mastrodomenico (Bruno Guidazzi).
In ogni caso, ci pare un titolo di merito aver affrontato in questa fiction una figura così importante dello spettacolo italiano dei decenni scorsi, troppo presto dimenticata e ignorata.