Anche quest’anno ho scelto di andare sul posto e seguire una puntata di persona. Questa volta, però, l’ho fatto con un rinnovato entusiasmo perché accompagnata da un ‘ospite d’eccezione’: mia figlia 13enne, che finalmente ha potuto assistere dal vivo al suo programma preferito.
Arrivate giovedì sera 1 dicembre all’interno della nuovissima Xfactor Arena, abbiamo gradito gli stuzzichini offerti nell’area Hospitality di Sky, ma siamo poi entrate in sala in anticipo, curiose di scoprire l’Arena nella sua interezza e scorgere qualche dietro le quinte del programma.
Purtroppo siamo rimaste deluse dalla nostra postazione: dai nostri posti a sedere, infatti, potevamo vedere poco e malissimo i nostri cantanti e giudici preferiti. Questo perché la platea della nuova Arena, nei pressi di piazzale Cuoco a Milano, è posizionata più o meno tutta su uno stesso livello. I posti a sedere in sala sono per metà posizionati alla stessa altezza, senza quindi quell’effetto anfiteatro in salita che permette di vedere il palco anche se seduta davanti a te c’è una ragazza altissima e con i capelli a raccolti a chignon (ogni riferimento è puramente casuale).
L’X Factor Arena che ospiterà lo show sino all'8 dicembre (la finale sarà infatti al Forum di Assago) è in realtà il più grande di tutti gli X Factor sparsi per il mondo. Si tratta di uno spazio di 3mila metri quadri gestito da 400 professionisti al lavoro sette giorni su sette. All'interno, la platea ospita 1900 posti e il palco è di 400 metri quadrati: sui costi non ci è dato sapere nulla.
Ma torniamo alla grande serata. Fattaci una ragione della nostra visuale un po’ ridotta, quando finalmente è arrivato il sempre bravo Cattelan a dare inizio allo show, abbiamo comunque goduto appieno dello spettacolo e della voce dei giovani cantanti in gara, tutti di alto livello. Abbiamo cantato e ‘ballato’. Abbiamo sostenuto con urla e battiti di mano tutti i cantanti, ma soprattutto abbiamo fatto il tifo per i Soul System il nostro gruppo preferito, che speriamo possa vincere questa edizione.
Abbiamo poi apprezzato appieno le bellissime scenografie di Luca Tommassini, che dal vivo incantano ancora di più e che ci hanno fatto vivere - facendoci sentire parte del tutto - sensazioni magiche: penso al video surreale e coloratissimo trasmesso sugli enormi vidiwall ai bordi e dietro al palco per il brano “Senza Fine” cantato da Eva, penso al piccolo palco ambulante su quattro ruote, che ha viaggiato in lungo e in largo per la platea e su cui i Soul System hanno cantato e suonato in mezzo al pubblico, sotto una pioggia di coriandoli argentati. Penso poi alla meravigliosa e fiabesca scenografia studiata per l’orchestra d’archi che ha accompagnato la seconda esibizione dei cantanti: alcuni violinisti hanno suonato su sedie sospese sul palco, mentre veli e palle di luci soffuse attorniavano cantanti e orchestrali.
Bellissima anche l’esibizione di Skyn, che è arrivata sul palco calata da un’altezza improbabile, grazie ad un marchingegno complicatissimo, e che ha riempito la scena con la sua voce e la musica della sua band.
È stato emozionante e divertente poter vedere con gli occhi incantati di mia figlia il dietro le quinte dello show: il lavoro di centinaia di operatori pronti a montare e smontare le scene e le scenografie in poche manciate di minuti senza che il pubblico a casa se ne possa accorgere.
Quello che, invece, ci è piaciuto meno vedere è stato l’atteggiamento dei giudici, in primis ovviamente Manuel Agnelli e Arisa, che non hanno solo battibeccato ma sono proprio ‘scaduti’ in una brutta lite. Cercando di continuare a guardare lo show con gli occhi di una ragazzina mi sono resa conto che mi hanno fatto molta tristezza la pochezza delle loro affermazioni e la bassezza di certi insulti volgari e pesanti da entrambe le parti. Forse dovrebbero pensare meno a se stessi, al loro ego, e di più ai giovani cantanti che hanno di fronte.
Non riporterò qui ovviamente le parole del contendere, ma se anche una ragazzina ha capito che se non ci si informa e non si studia non si può andare avanti (in tutti i sensi e in tutti i campi), così come non è solo con la saccenza e la presunzione che si può avere successo, forse c’è qualcosa che non va. Forse qualcosa, almeno giovedì sera, è andato in tilt.
Non ci ha fatto di certo una bella impressione vedere la puntata chiudersi con una Arisa in lacrime e scoraggiata dopo l’uscita del suo Loomy (avrà perso l’entusiasmo per il suo lavoro?) e un Agnelli che ha lasciato lo studio poco prima che iniziasse lo ‘Xtra Factor’ (si sarà offeso?) senza accettare un confronto dialettico o un dibattito chiarificatore.
Credo che la produzione di Sky si stia già interrogando sul da farsi per accontentare il suo pubblico giustamente esigente e non trasformare un talent di successo come questo in un reality di basso livello (come tra l’altro aveva già rischiato di succedere nel 2012, quando sempre il giudice Arisa era stata protagonista di una brutta lite con Simona Ventura).
Vedremo come andrà a finire, intanto siamo sicuri che l’attesa rimarrà comunque alta per la prossima puntata: i cantanti, infatti, disputeranno la semifinale e faranno ascoltare finalmente i loro inediti.